
BERNA - Nella sua seduta odierna il Consiglio federale ha preso atto del rapporto sulla gestione della prima ondata della pandemia di Covid-19 presentato dalla Cancelleria federale. Il responso? «La crisi è stata in generale gestita bene», si legge in un comunicato odierno.
«L’Amministrazione federale ha effettuato un’autovalutazione, chiedendo altresì ai Cantoni e ai terzi coinvolti di valutare il suo operato», spiega la nota. «A tal fine, 123 persone sono state invitate a partecipare a interviste standard o a un sondaggio online dettagliato», aggiunge. «Secondo il rapporto, la prima fase della pandemia è stata in generale gestita bene - continua il comunicato -. Inoltre molti lavori preparatori e la strategia di comunicazione sono risultati efficaci».
Il governo sostiene di aver garantito l'indipendenza della rilevazione dei dati e della loro prima valutazione conferendo una mandato a un'azienda estera: la Interface Politikstudien GmbH.
Rilevate "solamente" undici possibili pecche che si sono tradotte in altrettante raccomandazioni. Da migliorare, in particolare, la collaborazione con i Cantoni e con terzi: «Occorre disciplinare più accuratamente i compiti, le competenze e le responsabilità della Confederazione e dei Cantoni durante una crisi e rimediare alle incertezze concernenti i processi e gli organi di contatto e di riferimento», recita la nota.
La disponibilità di beni critici, come il materiale medico, dovrà inoltre essere disciplinata «in modo più vincolante tra Confederazione, Cantoni e terzi»: «Esiste un margine di miglioramento anche per alcune basi legali e ulteriori documenti strategici della gestione di crisi, che dovranno essere rielaborati alla luce delle esperienze maturate durante una crisi duratura e complessa. Si pensa in particolare alla ripartizione dei compiti, delle competenze e delle responsabilità degli Stati maggiori di crisi e a una formazione uniforme nella gestione di crisi».
Secondo il governo, bisogna altresì «rendere più flessibile l’impiego del personale della Confederazione mediante una formazione appropriata e misure organizzative volte ad aumentare la resistenza dei collaboratori delle unità amministrative fortemente sollecitate durate la crisi».
Ma se non sono capaci nemmeno di bollire la pasta, sono dove sono perché sono stati votati da pecore ignare e non di certo per qualche merito. I morti per età raggiunta non si possono fermare e le influenza stagionali operano una selezione naturale. Buon covid a tutti.