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STRASBURGOLe persone discriminate non sono protette a sufficienza

19.03.20 - 14:50
Tirata d'orecchie alla Confederazione, chiamata a combattere con più efficienza l'intolleranza
KEYSTONE/EPA (FLAVIO LO SCALZO) (foto d'archivio)
Fonte ATS
Le persone discriminate non sono protette a sufficienza
Tirata d'orecchie alla Confederazione, chiamata a combattere con più efficienza l'intolleranza
La Commissione europea ha puntato il dito anche contro le forze di polizia: il razzismo istituzionale e strutturale rimane un problema

STRASBURGO - La Svizzera è chiamata a migliorare la protezione delle vittime del razzismo e combattere con maggior efficacia la discriminazione. Questo ha chiesto la Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza (ECRI), che in un rapporto pubblicato oggi ha comunque riconosciuto numerosi miglioramenti dall'ultimo resoconto del 2014.

La rete di consulenza per le vittime del razzismo deve essere rafforzata con ulteriori risorse finanziarie e di personale, sottolinea l'ECRI. Quest'ultima si dice in ogni caso preoccupata in particolare per un forte aumento dei discorsi di intolleranza nei confronti di musulmani, in particolare nei media. Inoltre i Rom che non sono cittadini svizzeri sono sempre più emarginati.

I richiedenti asilo respinti che non possono essere rimpatriati restano nell'ombra, non possono lavorare e vivono per lunghi periodi in alloggi d'emergenza. Secondo l'ECRI, dovrebbero ricevere un regolare permesso di soggiorno al massimo dopo sei anni.

Il razzismo istituzionale e strutturale rimane un problema nelle forze di polizia, secondo l'ECRI. Ciò si manifesta attraverso la profilazione razziale (Racial Profiling) e il controllo dell'identità, soprattutto di persone itineranti e di pelle scura. 

L'ECRI raccomanda che la polizia riceva un'ulteriore formazione sul Racial Profiling e l'applicazione di uno standard di "ragionevole sospetto". Secondo l'ECRI "un organismo, indipendente dalla polizia e dalle forze dell'ordine, dovrebbe essere istituito per indagare su presunti casi di discriminazione razziale e di cattiva condotta da parte di agenti di polizia".

La Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza accoglie positivamente l'estensione della norma penale antirazzismo nei casi di discriminazione contro lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali (LGBTI) votata dal popolo svizzero il 9 febbraio. Tuttavia, continua a chiedere un divieto generale di discriminazione, come attuato dall'Unione europea (Ue). In questo caso, la discriminazione non è vietata solo dal diritto penale, ma anche nella sfera privata, per esempio nella ricerca di un lavoro o un alloggio.

L'ECRI rileva inoltre che ci sono stati numerosi miglioramenti dall'ultimo rapporto del 2014: le vittime di razzismo hanno accesso alla consulenza e all'assistenza legale in tutti i Cantoni.

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COMMENTI
 

Galium 4 anni fa su tio
Sono completamente d'accordo con l'ECRI

fakocer 4 anni fa su tio
Il branco di ipocriti che si accanisce contro la Svizzera sono tuttora fruitori di ricchezze saccheggiate dai loro genitori nonni e bisnonni. È sufficiente leggere come si chiamavano alcuni stati per chiarire chi era e dov'era a cleptomanizzare tutto: Antille Olandesi, Gujana Francese, Sudan Anglo Egiziano, Congo Belga, Africa Orientale Italiana, "Protettorati Inglesi in India", prima di nominare la Svizzera tutti questi banditi paghino per quanto hanno tolto alle terre altrui e per gli schiavi massacrati.

fonta 4 anni fa su tio
Che stiano a casa loro. Noi non ne abbiamo bisogno. Peccato che non si vota il 17.5. La bastonata sara’ per piu’ tardi.

Arciere 4 anni fa su tio
"Ciò si manifesta attraverso la profilazione razziale (Racial Profiling)". Se sei vittima di un uomo di colore ti sfido a descriverlo senza menzionare che è "di colore" o "di tipo africano". È l'elemento più immediato. A nessuno verrebbe in mente di descrivere i lineamenti del viso o i vestiti che portava, senza dire in primo luogo "era un uomo di colore". O "di tipo asiatico" o magrebino, Rom ecc. Ormai siamo alle solite, siamo i razzisti e tutta la cantilena. Come se la Svizzera non facesse abbastanza e fin troppo per l'accoglienza di stranieri. Sarebbe ora finirla una buona volta con questi tabù da bigotti e sinistroidi, lecca-Europa e bacchettoni vari.

geiger 4 anni fa su tio
ma non rompete più gli zebedei...

Ctg 4 anni fa su tio
i primi xenofobi siete voi della c.e. Lasciateci in pace a risolvere i nostri problemi e state lontani da noi pf. Non venite a farci prediche che per voi abbiamo già calato troppo le brache
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