Sanitas offre la prima copertura assicurativa, ma ci sono delle condizioni ben precise. E la Fondazione per la protezione dei consumatori è scettica
BERNA - Quello di avere un bambino è un desiderio che a un certo punto entra nelle case e nelle vite di moltissime coppie. A volte capita purtroppo però che quel desiderio si trasformi in frustrazione, se restare incinta non è così semplice. E parte così la trafila di esami, test, attese, visite mediche. Fino ad arrivare, in alcuni casi, a dover ricorrere alla fecondazione assistita, che non è proprio una passeggiata e implica un grande sforzo non solo fisico ma soprattutto mentale. Con l’obiettivo dichiarato di «infrangere un tabù», Sanitas lancia l’assicurazione complementare che offre una copertura per i trattamenti di fertilità.
Affrontare un tabù - «Una coppia su sei in Svizzera rimane involontariamente senza figli», scrive l’assicurazione malattia lanciando la sua offerta. «Con “Progetto famiglia” offriamo una copertura globale in caso di problemi di fertilità. Ciò comprende l’inseminazione artificiale intrauterina ed extrauterina nonché gli esami genetici dell’embrione e il rilevatore di fertilità della startup Ava». La responsabile del settore Sviluppo dell’offerta di Sanitas, Franziska König, spiega che «le donne dovrebbero avere la possibilità di stipulare un’assicurazione per i trattamenti di fertilità in modo altrettanto naturale come ad esempio per le cure dentarie». Anche per questo è stata organizzata una tavola rotonda con dei professionisti, «affinché se ne parli».
L’assicurazione complementare potrà essere stipulata solo da donne di età compresa tra i 18 e i 35 anni. E la copertura si applicherà solo fino ai 44 anni dell’assicurata.
Le clausole - Un passo avanti, si può pensare a primo impatto. Ma la Fondazione per la protezione dei consumatori è scettica. «Il tutto suona più come una nuova strategia per fare soldi», taglia corto la direttrice Sara Stalder. I trattamenti vengono coperti solo dopo un periodo di attesa di due anni se l’infertilità viene comprovata su una donna che era già assicurata. «Quindi, se precedentemente dai controlli medici hai saputo che dovrai ricorrere all’inseminazione artificiale, non otterrai quanto decantato».
Per Stalder, la cassa malati alimenta false speranze: «Tra gli slogan appare “Desideri un bambino da molto tempo, ma non puoi averlo in modo naturale”. In realtà chi già sa di essere sterile, non riceverà alcun rimborso per i trattamenti».
Spesa mensile importante - Ci sarebbe inoltre anche un problema di costi. Se dai 18 ai 25 anni la complementare costa 14,40 franchi al mese, dai 26 ai 30 anni si sale già a 21,90 franchi. Uno stacco importante arriva nell’età più “critica”: dai 36 anni la spesa mensile ammonta a 76 franchi e dai 40 anni si arriva addirittura a dover pagare 200 franchi.
L’interesse per questa assicurazione complementare, comunque, potrebbe essere molto alto. «Presto arriveranno le offerte anche delle altre aziende - assicura l’esperto Felix Schneuwly -. Gli svizzeri tendono ad assicurare tutto e sul mercato le possibilità aumentareanno».