Può capitare di trovare un ospite indesiderato in valigia dopo un viaggio. È bene però prestare attenzione a come comportarsi
CHAMBLON - Di ritorno da una vacanza in Italia, una famiglia vodese ha trovato una sorpresa tra i vestiti sporchi in valigia: uno scorpione nero.
A 24 heures la donna ha raccontato di essere di ritorno da un soggiorno sul lago Maggiore. «Si sarà nascosto in una scarpa. L’ha trovato mio marito al mattino». La famiglia non si è fatta allarmare dall’ospite, grande circa 4 centimetri. Lo scorpione è stato posto in un bicchiere con l’obiettivo di mostrarlo ai figli. «In Italia ne abbiamo visti molti - continua la donna -. Sono innocui. La loro puntura non è più dolorosa di quella di una vespa».
Michel Ansermet, direttore del Vivarium di Losanna, ha confermato che si tratta di un Euscorpius Italicus, presente anche in Ticino, nel Grigioni italiano, a Sion e a Bienne. Soprattutto nel nostro cantone non si tratta di ospiti inattesi. Gli unici rischi sono legati a eventuali allergie.
Quando capita di trovare un ospite indesiderato in valigia, comunque, è bene metterlo in un contenitore con il coperchio e mostrarlo a un esperto. Qualora si tratti di una specie indigena, verrà tranquillamente rilasciato in natura, altrimenti «sarà conservato in un luogo sicuro», spiega ancora Ansermet.
La famiglia di Chamblon aveva comunque deciso di riportarlo subito in giardino. Una mossa poco saggia, secondo il direttore del Vivarium: «E se fosse stato potenzialmente mortale? Una volta abbiamo trovato uno scorpione messicano nella valigia di uno studente». Il rischio è anche di mischiare le specie, seppur innocue: «Un Euscorpius Italicus di Locarno - conclude Ansermet - non ha la stessa genetica del suo vicino di Lugano».