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BERNAAssad: «L'immagine di Omran è falsificata»

20.10.16 - 10:11
Guerra in Siria: la versione di Assad in un'intervista della televisione svizzera SRF. I profughi siriani? «Colpa dei terroristi e dell'embargo occidentale»
Assad: «L'immagine di Omran è falsificata»
Guerra in Siria: la versione di Assad in un'intervista della televisione svizzera SRF. I profughi siriani? «Colpa dei terroristi e dell'embargo occidentale»

BERNA - Nella tragedia siriana si sta assistendo ad una guerra di propaganda senza precedenti. Come durante la guerra fredda, quando dalle agenzie occidentali venivano diffuse notizie che puntavano a screditare il nemico rappresentato dai Paesi del Patto di Varsavia. Un esempio? La notizia, negli anni '80 del secolo scorso, dell'affondamento di un galeone norvegese nel mar Baltico da parte di un fantomatico sottomarino della DDR. Peccato che la marina militare della Repubblica Democratica Tedesca di sottomarini non ne ha mai avuti a disposizione e l'annuncio si era rivelato palesemente non corrispondente alla realtà.

Impossibile fare l'inviato in Siria - In Siria è difficile farsi un'idea di cosa stia realmente succedendo. Fare il reporter è molto pericoloso e costa molto denaro. I grandi gruppi editoriali europei, confrontati con la rivoluzione digitale, preferiscono non assumersi i costi di un inviato di guerra. Kurt Pelda, in una recente intervista rilasciata a Deutschlandfunk, aveva parlato di costi quotidiani che raggiungono i 1.000 euro al giorno per potersi permettere le guardie del corpo, le automobili per spostarsi e i traduttori.

Notizie da fonti non indipendenti - In questa guerra mediatica, inoltre, risulta difficile avere delle notizie da fonti indipendenti. Informazioni, inoltre, impossibili da verificare. Nelle agenzie occidentali, per esempio, vengono spesso riportati fatti provenienti dall'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, agenzia fondata nel maggio del 2006 a Londra, nel Regno Unito, da un siriano di religione islamica sunnita, e schierata contro il governo Baath al potere del presidente Bashar al-Assad.

Assad: «Cacciare i terroristi» - Assad che ieri ha parlato alla SRF in una intervista alla trasmissione «Rundschau». Il presidente siriano ha spiegato la necessità di «cacciare i terroristi di Aleppo per sconfiggerli».

La definizione di terrorista - Per terroristi Assad intende tutti coloro che vogliono destabilizzare un Paese, la Siria, martoriato da una guerra che non trova ancora una fine. «Chiunque porti con sé una mitragliatrice o un'arma e sotto qualsiasi titolo uccide e compie vandalismi, distrugge proprietà pubbliche o private è un terrorista», ha dichiarato il presidente siriano, convinto che questa che sta combattendo non possa essere considerata "opposizione".

Omran, foto falsificata di propaganda antigovernativa - Durante l'intervista di Sandro Brotz, il conduttore della trasmissione «Rundschau» ha estratto dalla giacca una fotografia, quella del piccolo Omran, il bambino ferito e ricoperto di polvere diventato il simbolo dell'atrocità della guerra siriana. Assad ha risposto che la foto non è che una parte della propaganda condotta dai caschi bianchi. «Siamo in possesso di immagine autentiche di bambini feriti. Ma questa in specifico è stata una falsificazione».

«Ci proteggiamo dall'attacco di terroristi arrivati dall'estero» - L'esercito di Assad ha intensificato negli ultimi tempi gli attacchi su Aleppo grazie anche all'appoggio militare e logistico della Russia e dell'Iran. Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon, ha parlato di crimini di guerra. Definizione quest'ultima respinta da Assad, che si appella al diritto di un popolo di «proteggersi dall'attacco dei terroristi che, arrivati da altri Paesi, sono entrati in Siria».

Esodo siriano: «È colpa dei terroristi e dell'embargo occidentale» - Anche per quanto riguarda l'esodo di centinaia di migliaia di siriani verso l'Europa, Assad ha spiegato che non è colpa del governo, ma delle attività terroristiche, che vanno a colpire «le infrastrutture in ogni settore». Inoltre questo fenomeno è dovuto all'Occidente, che, con il suo embargo, costringe le persone «a cercare le possibilità di sopravvivenza fuori dalla Siria».

«Tutte le guerre sono cattive» - Per quanto riguarda, invece, i bombardamenti sugli ospedali di Aleppo, che hanno provocato la morte di numerosi civili, Assad ha affermato «che tutte le guerre sono cattive e che a morire sono vittime innocenti».

Attacchi con armi chimiche? «Non c'è uno straccio di prova» - Inoltre, il presidente siriano respinge le accuse di avere compiuto degli attacchi con armi chimiche. «Non c'è uno straccio di prova», ha detto, aggiungendo che non è vero neppure l'utilizzo di bombe a grappolo da parte dell'esercito siriano. «E' una tesi dell'Occidente che vuole dimostrare che noi uccidiamo i civili».

«Amnesty non indipendente e non obiettiva» - Anche per quanto riguarda l'accusa di Amnesty International di 18.000 morti, Assad dice di non credere a questi numeri, anche perché le informazioni diffuse da Amnesty «non sono indipendenti e non sono obiettive».

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COMMENTI
 

tazmaniac 7 anni fa su tio
E pensare che quando avevo messo in dubbio la veridicità della foto, in tempi non sospetti, come al solito i benpensanti del blog erano giunti a frotte per bertucciare come al solito le loro frustrazioni e la strenua difesa dell'indifendibile. A dare del razzista a destra e a manca come sempre senza collegare lingua (in questo caso dita) al cervello ... chi è adesso il tonto boccalone? ;o)

Ribelle 7 anni fa su tio
La verità sulla foto del Pulitzer: l'immigrato getta la moglie sui binari A proposito di foto "false": Il video di Euronews "smonta" la foto di Laszlo Balogh che ha fatto vincere a Reuters e New York Times il Pulitzer: la verità che si cela dietro allo scatto strappalacrime è un'altra. Di Sergio Rame, da Il Giornale, 23.4.2016 L'agenzia Reuters ha vinto il premio Pulitzer per le fotografie che sul New York Times hanno raccontato il dramma dell'immigrazione. Per quaranta giorni i giornalisti hanno seguito il fiume di gente che dalla Siria arrivava nel cuore dell'Europa. Le immagini che sono state scattate in quelle settimane sono, ovviamente, bellissime e molto toccanti. Peccato che quello che immortalano non racconti la verità. In questi giorni Euronews ha, infatti, pubblicato un video che smentisce lo scatto di Laszlo Balogh che ha fatto capolino sulle testate di tutto il mondo. La fotografia di Balogh è stata scattata in Ungheria e ritrae un immigrato che sembra proteggere la moglie e il figlio dalla violenza dei poliziotti che brandiscono i manganelli. Nello scatto l'uomo sembra, appunto, abbracciare la donna che, stesa sui binari di una stazione di confine, piange, urla e protegge a sua volta il neonato che ha tra le braccia. L'azione è concitata e chiunque, guardando la fotografia, ha provato pietà per quella famiglia "vessata" dalla polizia ungherese che impedisce loro di andare avanti. La verità, però, è un'altra. Lo dimostra chiaramente un video di Euronews. Prima che il reporter scatti la fotografia, che poi, ha vinto il Pulitzer, l'immigrato spintona la moglie con in braccio il figlio fino a gettarla a terra. Non si cura nemmeno del piccolo che per un soffio non sbatte la testolina contro i binari del treno. I poliziotti intervengono prontamente e si avventano sull'uomo per mettere in salvo la donna e il bambino. Ed è in questo momento che i fotografi scattano dando all'immagine un altro significato. In realtà, è la donna stessa a cercare di allontanare il marito che, a sua volta, si attaccah a lei con un morso. Una volta riportata la calma, gli agenti arrestano l'immigrato e liberano la donna.

Vale13 7 anni fa su tio
Questa foto è stata scattata da un VIDEO caro assad.E a tutti quelli che commentano l'articolo dicendo che la foto è falsa: andate a leggere e a vedere video reali di quello chr sta facendo questo animale al popolo siriano.Non venite a fare i maestri qui che scrivere sulla tastiera è FACILE.

Thor61 7 anni fa su tio
Risposta a Vale13
Vorresti dire che anche l'articolo poco sotto (E che forse non hai letto) sia falso? Non conosco Assad, ma conosco la politica made in USA che negli ultimi anni ha fatto solo danni a livello MONDIALE su tutti i fronti, a cominciare dalla nascita e finanziamento dell'isis per mano della "dolce" hillary clinton, che vuole diventare anche la presidentessa americana, dela destabilizzazione di tutto il medio oriente uccidendo tutti i leader ma lasciando allo sbando (Chissà come mai) poi quegli stessi paesi. Stanotte ho guardato (RaiNews24) l'ultimo dibattito Trump - Clinton e seppur insaccata persino da colui che poneva le domande per le risposte solite e false della clinton 3min. dopo la fine del dibattito una giornalista RAI diceva che la clinton avesse vinto con netto margine il confronto, personalmente avrei detto il contrario per come ha esposto le sue idee Trump, questo lo chiamiamo ancora giornalismo?

Thor61 7 anni fa su tio
Risposta a Vale13
Aggiungo a maggior chiarimento di quanto da me esposto sotto questo articolo di TIO http://www.tio.ch/News/Estero/Attualita/1112388/5-anni-dopo-la-morte-di-Gheddafi-la-Libia-e-al-c ollasso Saluti

ziopecora 7 anni fa su tio
vi ricordate la struggente testimonianza della ragazza davanti all'assemblea dell'ONU che descriveva come gli iracheni avesser tolto i neonati dalle incubatrici in Kuwait? Poi risultata essere la figlia dell'ambasciatore del Kuwain negli Stati Uniti che a Kuwait City non aveva mai messo piede e dove quello che lei disperata descriveva non era mai successo. I media sono potentissimi e per influenzare l'opinione pubblica, per indirizzarla a giustificare determinate azioni non si pongono limiti.

Arpac 7 anni fa su tio
Sciiti: Siria. Partner strategico IRAN Sunniti: Arabia Saudita. prtner strategico USA make it simple.

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
I falsiificatori di immagini per eccellenza sono quelli sel SITE intelligence groupe di Rita Katz... una creazione del mossad... quelli si che sono professionisti nel diffondere bufale...

F.Netri 7 anni fa su tio
Non mi stupirebbe che la foto sia stata davvero falsificata. D'altronde, gli islamisti sono diventati dei veri esperti, in questo genere di mistificazioni. I palestinesi usano questa pratica da anni e, nonostante siano state scoperte e provate un numero incredibile di bufale, ricevono ancora credito fra gli irriducibili buonisti occidentali.

GI 7 anni fa su tio
Ma com'è possibile che questo "signore" possa continuare indisturbato la sua "missione" ??

F.Netri 7 anni fa su tio
Risposta a GI
Fintanto che gli islamisti siriani continuano la loro "missione" per la conquista del potere, non vedo perché questo "signore" non possa continuare la sua.

AleLugano 7 anni fa su tio
Risposta a GI
Vai a leggere qualche scritto di Marcello Foa (ha un blog molto interessante) sul tema, aiuta a capire molte cose.

Thy 7 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
In Siria sono (quasi) tutti islamici, credo parli dei musulmani sunniti e relativi sponsor (USA e Arabia Saudita in primis)

F.Netri 7 anni fa su tio
Risposta a Thy
In Siria, secondo fonti ufficiali, gli islamici rappresentano l'87 per cento della popolazione. Peccato però che omettono di dire che, in quell'87 per cento, ci sono pure gli Alawiti, che non sono considerati musulmani dagli islamici. Guarda caso, la famiglia Assad e tanti altri cittadini siriani sono Alawiti. L'altro 13 per cento sono cristiani e drusi, che si sono alleati con gli Alawiti per non essere sterminati dagli islamisti.
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