Il "politico delle orge" divide l'UDC

Chi lo attacca e chi lo difende. Divide l'UDC la vicenda del consigliere comunale che si è dimesso poichè scoperto ad organizzare orge. E dall'Italia una pornostar dice: "Copiamo la Svizzera: niente tabù e prostituzione legale"
YVERDON - La vicenda del giovane consigliere comunale UDC di Yverdon (VD), Fabien Richard, che è stato costretto a dimettersi dopo che aveva ammesso la sua passione per le orge, divide l'Udc nazionale.
"Non ha fatto nulla di illegale" - All'interno del partito politico c'è chi lo difende e chi invece lo stigmatizza. "In teoria non ha fatto nulla di illegale" ha dichiarato al Blick Nadja Pierren, vice-presidente del partito aggiungendo però: "In quanto uomo politico è un rappresentante del popolo, e quando uno organizza orge di certo non rappresenta i comportamenti della maggioranza".
"Nessuna tolleranza" - Più categorica nella condanna invece la consigliera nazionale UDC, Natalie Rickli. "Nessuna tolleranza. Certa gente non la vogliamo nel partito. L'uscita di scena di Fabien Richard è cosa giusta".
Di tutt'altro avviso invece il presidente dei giovani UDC, secondo il quale l'esclusione dalla vita politica di Fabien Richard non era necessaria: "Per me non c'è alcun problema, fin tanto che Richard non confonda la vita politica con la vita privata". Più moderato il consigliere nazionale zurighese Hans Fehr: "Sicuramente non è una cattiva persona, ma è chiaro che come politico è esposto pubblicamente". E sul fatto che abbia organizzato orge a pagamento Fehr ha evidenziato che chiunque può farlo, "ma non un politico dell'UDC".
Sulla linea difensiva si pone anche la consigliera nazionale Andrea Geissbühler. "Quello che ha fatto Fabien non rientra nel mio stile di vita, ma ritengo che ognuno nel suo tempo libero puo' fare quello che vuole. Mica è proibito".
La pornostar italiana - La vicenda insomma continua a far discutere e a dividere le menti politiche. Il caso è uscito pure dai confini nazionali ed è finito sui giornali europei. Sulla questione si è espressa pure una pornostar italiana, tale Michelle Conti, in arte Natasha Kiss, che dalle pagine del Corriere della Sera ha invitato i politici italiani a seguire l'esempio della Svizzera e a legalizzare la prostituzione. "In Svizzera organizzare una gang bang, è assolutamente legale e normale, per questo diversi politici italiani varcano il confine, qui nessuno li disturba, nessun fotografo li segue, sono liberi" ha dichiarato la pornostar.
"A più politici, di destra e di sinistra - ha detto l'attrice hard - ho chiaramente detto che è ora di fare come in Svizzera e di legalizzare la prostituzione: maggiori introiti per le casse dello Stato, maggiori controlli sanitari, un aiuto vero a quelle povere ragazze nelle mani di chi le sfrutta. "Spero che ci pensino seriamente. Se arrivano in Svizzera per partecipare a una gang bang, vuol dire che hanno una spiccata apertura mentale, mi sono detta. Vede, le faccio un esempio, a Zurigo c’è una casa d’appuntamenti stratosferica con donne di tutti i generi e di tutte le età, dai 18 ai 60, E non ci sono problemi di sorta. Gli uomini sono lasciati in santa pace".
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