Il Dottore, giunto a quota 400 GP, ha raccontato qualche aneddoto riguardante la sua carriera
TAVULLIA (Italia) - Nel corso dell'ultimo Gran Premio disputatosi in Australia - sul circuito di Phillip Island - Valentino Rossi ha raggiunto l'importante traguardo delle 400 gare nel motomondiale. I successi sono invece 115, cifra che gli ha permesso di conquistare la bellezza di nove Mondiali.
Il Dottore approdò per la prima volta alla Yamaha, che era in chiara difficoltà, nel 2004 dopo aver vinto tre Mondiali consecutivi con la Honda, che stava invece dominando la scena. In seguito con la nuova scuderia si confermò sul tetto del mondo altre quattro volte in sette anni. «Lasciare la Honda è stata la cosa più importante della mia carriera», ha raccontato il campione italiano a "La Gazzetta dello Sport". «Un conto era continuare a vincere con la Honda, e a volte sinceramente ho dei rimpianti, perché mi dico, 'quante cazzo di gare avrei vinto se fossi rimasto altri 5 anni?' Magari avrei anche battuto Agostini. In Yamaha ne ho vinte di meno, però sono state le più belle. Quindi ho fatto bene. In quel periodo ero, non dico matto, ma molto coraggioso(...)».
Qual è stata la tua vittoria più bella? «Davanti a tutte c’è il primo successo con la Yamaha, in Sud Africa nel 2004. Welkom è stato un momento importantissimo della mia carriera, il giorno - e magari suona brutto da dire - dove il mito di Valentino Rossi è esploso(...). Questa vittoria è stata il coronamento della prima parte della mia carriera. È il momento più bello e termina alla fine del 2005, il periodo in cui ho dominato con 10-12 successi l'anno e 100 punti di vantaggio in classifica. Poi c'è stata una flessione, nel 2006 e nel 2007 non ho più vinto e solitamente quando non si primeggia più dopo aver vinto già 5 Mondiali in MotoGP, significa che è fatta. Dicevano: 'Basta, Valentino è finito. Ha fatto la sua carriera, ha vinto 7 Mondiali in totale e ha eguagliato Mick Doohan, ormai è andato'. Invece nel 2008 c'è la mia seconda gara preferita: Laguna Seca, perché l'anno precedente era arrivato quello che mi doveva rimpiazzare - ovvero Casey Stoner - il nuovo Valentino Rossi, che mi aveva battuto con la Ducati. Ma a quel punto ho fatto un'altra scommessa, dopo quella Yamaha: 'Se date le Bridgestone anche a me lo frego, anche se è più giovane'. Laguna Seca è stata la resa dei conti con Stoner, la gara che mi ha fatto vincere il Mondiale(...)».