In avanti 2-0 fino a oltre metà partita, la squadra di Krupp è stata sconfitta per 5-2 dai ginevrini.
Lugano agganciato a 57 punti e "scivolato" al 13esimo posto. Il divario dalla linea del decimo posto resta di quattro punti.
GINEVRA - Una partita cruciale, una sorta di finale, una partita da non sbagliare. Definitela come volete, ma quella di questa sera a Les Vernets era un incontro assolutamente da non perdere per il Lugano, in piena lotta per agganciare in extremis i play-in. Di questo la formazione di Uwe Krupp era ben consapevole ma, malgrado ciò, la trasferta nella città di Calvino si è rivelata amara: le Aquile si sono imposte per 5-2 agganciando il Lugano in classifica a quota 57 punti (la squadra di Yorick Treille è davanti per aver disputato una gara in meno). I sottocenerini hanno pagato il fatto di aver tolto il piede dal gas troppo presto dopo una prima metà di match davvero convincente.
La sfida è entrata presto nel vivo: al quinto minuto Hartikainen ha infatti colpito un palo e una traversa nel giro di un paio di secondi, scena che gli arbitri hanno preferito riguardare al video per essere certi che il disco non avesse mai superato la linea. Poco dopo è stato Michael Joly, con la gabbia praticamente sguarnita, a mancare clamorosamente l'1-0.
L'appuntamento con la prima rete di serata è comunque stato rinviato ai titoli di coda del primo terzo: al 19'50'' - quando la pausa era dietro l'angolo - i bianconeri hanno infatti trovato il vantaggio grazie a una ripartenza di Sekac, rifinita con una conclusione chirurgica terminata nell'angolo alto.
A inizio periodo centrale è poi stato annullato il 2-0 a Zohorna, dopo che il Ginevra ha richiesto la revisione delle immagini per un fuorigioco (poi confermato) di Fazzini. Ne è seguita una fase di gioco in cui la squadra di Krupp ha esercitato una pressione asfissiante, sfociata con il raddoppio di Carr, abile a deviare in porta una conclusione del già citato Fazzini.
Dal nulla - quando il Lugano era in totale controllo della partita - le Aquile hanno dimezzato lo scarto con Chanton, colpevolmente lasciato solo davanti a Schlegel. È stata la scintilla per i padroni di casa, sin lì davvero abulici e perfino fischiati dal loro pubblico.
L'avvio di terzo tempo è stato da bollino rosso per l'HCL: in situazione di 6 contro 5, in regime di penalità differita contro Alatalo, i padroni di casa hanno dapprima pareggiato con Jooris, su ottimo suggerimento dell'ex Granlund. Tre minuti più tardi un assolo di Timashov, sul quale la difesa del Lugano è risultata clamorosamente ferma, ha poi regalato il primo vantaggio di serata ai romandi. Un vantaggio "definitivo" al quale l'HCL non ha più saputo replicare nonostante un paio di buone chance. Anzi, negli ultimi due minuti sono giunti i gol della sicurezza di Manninen e dell'ex Granlund (a porta vuota), andati ad affossare definitivamente le speranze dell'HCL.
Così si è materializzata una sconfitta pesante per i ticinesi, sempre a -4 dalla linea ma con una gara in meno a disposizione (ne mancano sei...) per provare a superare le squadre davanti...
Restando alla lotta per il decimo rango bel colpo del Bienne, che in casa ha piegato 4-3 lo Zurigo. È invece uscito ko il Rapperswil sul ghiaccio della capolista Losanna (4-2). Entrambe sono ora a -1 dall'Ambrì, che occupa la nona posizione... Nell'ultima gara di serata lo Zugo ha espugnato Davos ai rigori (4-5).
GINEVRA - LUGANO 5-2 (0-1, 1-1, 2-0)
Reti: 19'50'' Sekac 0-1; 27'23'' Carr (Fazzini) 0-2; 33'23'' Chanton (Timashov, Granlund) 1-2; 42'41'' Jooris (Granlund) 2-2; 45'46'' Timashov 3-2; 58' Manninen (Hartikainen) 4-2; 58'48'' Granlund (Jooris) 5-2.
Lugano: Schlegel; Dahlström, Aebischer; Alatalo, Peltonen J.; Müller Mi., Guerra; Meile; Müller Ma., Thürkauf, Joly; Carr, Arcobello, Fazzini; Sekac, Zohorna, Canonica; Morini, Verboon, Peltonen A.; Patry.
Penalità: nessuna
Note: Les Vernets, 6'101 spettatori; Arbitri: Borga, Mollard; Bürgy, Meusy.