Stefano Togni: «I sopracenerini vogliono avere una propria identità e una squadra formata da elementi che possano rappresentare la regione».
I Rockets hanno bagnato il loro esordio con un successo: contro il Saint Mary Cardinals, squadra universitaria del Minnesota, è finita 5-0.
BELLINZONA - Nella serata di sabato i Bellinzona Rockets hanno disputato la prima amichevole in vista della stagione di Swiss League 2023/2024.
L'avventura della truppa di coach Raffaele Sannitz è ufficialmente iniziata con un netto e confortante 5-0, rifilato alla compagine universitaria del Minnesota dei Saint Mary Cardinals. Per la cronaca le reti sono state messe a segno da Cavalleri, Pastori, Schönmann, Incir e Demuth. «Sono dell'idea che quello dei Bellinzona Rockets sia un progetto davvero interessante, ma ci vorrà sicuramente del tempo e molta pazienza prima che tutto si amalgami alla perfezione», ha analizzato l'ex attaccante degli anni '90 di HCL e HCAP Stefano Togni. «L'intenzione della società è di offrire ai giovani della regione la possibilità di poter giocare sia fra i cadetti – con i Rockets – sia con i GDT in MySportsLeague, dove il livello è abbastanza alto».
La grande differenza rispetto alla squadra che negli ultimi anni ha avuto sede a Biasca, sta nel fatto che il Bellinzona può contare da sempre su un proprio settore giovanile, un dettaglio non indifferente per poter valorizzare i prodotti locali. «Effettivamente a Biasca non c'era un vivaio, ma bisogna dire che negli ultimi anni il club ha comunque svolto un ottimo lavoro, poiché ha gettato le basi per questa struttura e ha avuto il merito di riuscire a inserire finalmente una formazione ticinese in Swiss League. Le difficoltà che hanno incontrato sono servite per crescere fra i cadetti e ora i nuovi Rockets continueranno sulla stessa scia, potendosi appoggiare sulla struttura consolidata dei GDT e sul suo settore giovanile. È un progetto a lungo termine e le basi per fare bene ci sono tutte».
A Bellinzona ci sarà uno zoccolo duro composto da 11 giocatori (5 attaccanti, 4 difensori e 2 portieri), dopodiché la rosa potrà contare su sei giovani dell'Ambrì e su qualche prospects del Langnau. «Nei Ticino Rockets era forse diventato un po' più difficile reperire i giocatori e ci sono stati dei momenti in cui molti di essi restavano soltanto per qualche partita. Con una rotazione così ampia è stato di conseguenza difficile per il gruppo trovare le giuste alchimie. Quest'anno la società ha un obiettivo molto importante, ovvero di avere una propria identità e una squadra composta da elementi che possano rappresentare la regione. Oltre a questo a Bellinzona l'hockey è molto sentito e gli appassionati di questo sport, che in passato hanno sempre sostenuto i GDT, sono tanti. C'è indubbiamente un certo potenziale e fra i cadetti la passione aumenterà ancora di più. La piazza è calda e ha fame».
E per provare a “sfondare” il club ha deciso di affidarsi a Raffaele Sannitz, coadiuvato in panchina da Diego Scandella, suo mentore ai tempi della U20 Elit del Lugano. «Si conoscono molto bene e questo sarà sicuramente un vantaggio. Si tratta di un mix ideale fra un allenatore giovane con tanta fame – che conosce molto bene la realtà del campionato svizzero – e un coach con tantissima passione ed esperienza. Le caratteristiche dei due personaggi possono combaciare, la reputo un'ottima scelta».
Finalmente sono stati liberati da quello Staff senza polvere
Partiti un po' tardi per evidenti ragioni, comunque un bel progetto che sicuramente darà i suoi frutti, auguri!