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NATIONAL LEAGUE«Grande a livello emozionale»

28.03.23 - 19:34
«Avrei preferito giocare contro il Lugano, anche se avremmo potuto incontrare grossi problemi»
keystone-sda.ch (ANTHONY ANEX)
«Grande a livello emozionale»
«Avrei preferito giocare contro il Lugano, anche se avremmo potuto incontrare grossi problemi»
«Dopo Berna abbiamo la certezza di poter battere chiunque».
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BIENNE - «Per noi era molto, molto importante riuscire a battere il Berna. Questo non è il Ticino, non c’è la rivalità che da voi hanno Lugano e Ambrì, è vero; eliminare gli Orsi ha però un gusto particolare».

Martin Steinegger non si è preoccupato di nascondere la sua soddisfazione nel vedere il suo Bienne ancora presente, vivo, sulla griglia dei playoff mentre i cugini già a casa. Cresciuti negli ultimi dieci anni fino a entrare stabilmente nel gotha dell’hockey rossocrociato, ai seeländer mancava infatti una prova di forza. Nei playoff soprattutto, dove dalla stagione 2012/13 (la prima di Steinegger come dirigente) solo due volte era stato superato il primo turno e dove gli incroci con il Berna erano sempre terminati con un’eliminazione.

«Questa qualificazione non è un premio per il mio lavoro - ha continuato il 51enne general manager - quanto piuttosto un enorme regalo per tutte le persone che lavorano per questo club. E per i nostri tifosi ovviamente. A livello emozionale è stata qualcosa di grande. Adesso guardiamo con fiducia al futuro».

Un futuro che si chiama Zurigo.

«Ovvero quella che secondo me è la squadra più forte della Lega. Parlo di qualità dei giocatori. I Lions sono veramente completi. In tutti i reparti».

Ma hanno uno stile di gioco “perfetto” per il Bienne, che invece, per assurdo, contro il Lugano (avessero battuto il Ginevra, i bianconeri avrebbero incrociato proprio i seeländer) avrebbe potuto faticare.

«È vero, per noi i Lions sono un buon abbinamento, pensando però solo al modo in cui giocano. Contro una squadra molto difensiva come quella bianconera, che contro il Ginevra ha dimostrato quanto equilibrato sia il campionato di quest’anno, per come intendiamo l’hockey avremmo invece potuto fare molta fatica. Però, devo essere sincero, al momento dell’abbinamento io avrei preferito trovare il Lugano. Non in quanto Lugano, sia chiaro, ma perché proprietario del peggior ranking dopo la regular season. Se dopo 52 partite arrivi dietro, vuol dire che qualche problema lo hai avuto e magari lo hai ancora. Vogliamo però concentrarci sullo Zurigo, che ha un ottimo portiere, ottimi difensori e ottimi attaccanti. Anche noi però siamo forti. E il successo sul Berna ha fatto crescere e di molto la fiducia che i ragazzi hanno nei loro mezzi. Siamo favoriti? No, ma ora sappiamo di poter battere chiunque».

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