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Lugano, superata una prova di maturità

Un po' imprecisi, ma aggressivi e propositivi. A Basilea i bianconeri non hanno pagato dazio dopo la prima fatica europea infrasettimanale.
keystone-sda.ch (GEORGIOS KEFALAS)
Lugano, superata una prova di maturità
Un po' imprecisi, ma aggressivi e propositivi. A Basilea i bianconeri non hanno pagato dazio dopo la prima fatica europea infrasettimanale.
Tante risposte positive per il Crus, che ora prepara l'euro-duello di Istanbul. Intanto balbetta l'YB, già in crisi (0 punti in 3 partite).
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LUGANO - Una vittoria “sporca”, di quelle che sovente premiano le grandi squadre. Da gruppo maturo, bravo a non innervosirsi e lesto nel capitalizzare le sue occasioni. Si può inquadrare così il successo per 2-1 ottenuto dal Lugano a Basilea, s...

LUGANO - Una vittoria “sporca”, di quelle che sovente premiano le grandi squadre. Da gruppo maturo, bravo a non innervosirsi e lesto nel capitalizzare le sue occasioni. Si può inquadrare così il successo per 2-1 ottenuto dal Lugano a Basilea, su un campo sempre insidioso nonostante le recenti difficoltà dei renani, solo ottavi lo scorso anno e lontani dall’epoca d’oro con 12 titoli tra il 2002 e il 2017, quando andare al St.Jakob era praticamente una sentenza.

Il discorso è cambiato e il Lugano si è presentato dai rivali con rispetto ma senza alcun timore, proponendo 7 cambi rispetto all’11 titolare che martedì ha affrontato a Thun il Fenerbahçe. Anche da questo punto di vista per Croci-Torti sono arrivate risposte decisamente positive, che hanno confermato la bontà di una rosa che - visti i tanti impegni all’orizzonte - ha giocoforza bisogno di profondità. Indispensabile dal momento che il club ha alzato l’asticella e posto obiettivi importanti. E allora chapeau al gruppo, che ha iniziato col piede giusto - sarà fondamentale non perdere troppi punti da qui a settembre - e ora può prepararsi col morale alto all’adrenalinica e complicata trasferta in Turchia, domani sera a “casa” Mourinho. Ma questo è un altro discorso.

Dicevamo del St.Jakob, dove si è visto un Lugano a tratti impreciso in impostazione e che ha concesso un po’ troppo (Saipi è stato provvidenziale in almeno due occasioni su Leroy e Traore), ma che ha pure confermato carattere e il suo gioco aggressivo. Non rinunciatario. A decidere il match sono stati il gol trovato in avvio di Aliseda (ispirato) e la zampata da attaccante vero di Przybylko (pescato da Dos Santos al 69’). Nel mezzo il pari meritato di Leroy, che non ha però fatto sbandare i ticinesi. E così l’FCL ha risposto presente dopo la prima fatica infrasettimanale - aspetto che lo scorso anno aveva pesato parecchio - ed è salito a quota 6 come lo Zurigo e il Sion. A questo proposito un plauso va ai vallesani di Constantin, che da neopromossi hanno iniziato alla grande. Al Tourbillon, dopo troppi campionati tribolati e “confusi” - fino alla retrocessione nell’anno di Balotelli - sperano di vivere una bella e serena stagione. Situazione decisamente diversa dalle parti del Wankdorf, dove c'è una squadra in tilt. Ieri per l'YB è arrivato il terzo pesante ko in tre uscite (4-0 a San Gallo). Siamo ancora all'alba di questo torneo, ma intanto i campioni in carica - che hanno già giocato 3 match - sono ancora fermi al palo.

In Challenge è invece incappato nella prima sconfitta il Bellinzona, battuto in rimonta dallo Stade Nyonnais (2-1). Al vantaggio granata del neoacquisto Chukwuemeka hanno risposto Koré (rigore) e Yana (87’).

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