NAZIONALEMondiale alle spalle, si guarda all'Europa

NOVI SAD - La rovinosa sconfitta patita contro il Portogallo ha davvero cancellato quanto di buono fatto nel girone contro Camerun, Brasile e Serbia? Non è importante. O meglio, non interessa più. Il Mondiale è acqua passata. Se si vuol parlare di Nazionale, ora si deve farlo pensando all’Europeo 2024. 

Da ieri sono infatti partite le qualificazioni al prossimo campionato continentale. Percorso che la truppa di Murat Yakin comincerà domani (ore 18) contro la Bielorussia. La corsa dei rossocrociati inizierà con un piccolo grande malumore: per sfidare la selezione guidata da Georgy Kondratyev, Xhaka e soci non si sposteranno fino a Minsk. Tra le sanzioni (per l’appoggio dato alla Russia) inflitte alla Repubblica ex sovietica c’è infatti il divieto per le sue squadre nazionali e di club di disputare “in casa” partite internazionali. L’alternativa scelta - un po’ obbligata visto che solo due nazioni hanno accettato di ospitare la selezione bielorussa - è stata la Serbia. E così la loro nuova avventura gli elvetici, pure senza Embolo, che ha gettato la spugna per un dolore a un ginocchio, la inizieranno da Novi Sad. Scomoda per i calciatori di origine kosovara, la gita serba durerà in ogni caso molto poco per la Svizzera. Sommer e compagni saliranno su un aereo con direzione Belgrado questo pomeriggio e già domenica torneranno indietro. Voleranno a Ginevra, dove martedì si terrà la sfida a Israele. Ma quella sarà tutta un’altra storia.