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Sbagliato fermare il match del secolo? Darragh O’Carroll, ex dottore del ring, ha difeso l'operato dell'arbitro
LAS VEGAS (USA) - Contro Floyd Mayweather, Conor McGregor non ha perso perché finito al tappeto. Ha perso perché, ormai in balia dei colpi dell'avversario, è stato giudicato dall'arbitro non più in condizione di continuare. L'irlandese si è lamentato per la decisione, ammettendo che avrebbe preferito andare ko piuttosto che vedersi stoppato.
«Ero solo affaticato - ha attaccato Notorious - mi sarei potuto difendere ancora a lungo dai suoi colpi. Floyd non era così veloce e potente: la scelta di chiudere la sfida è stata frettolosa».
Tale rimbrotto, ripreso da molti di quelli che hanno assistito all'evento, è stato "azzerato" da Darragh O’Carroll. Il dottore, con alle spalle una lunghissima carriera a bordo ring, ha infatti ammesso di condividere la decisione di chiusura anticipata del match: «La fatica causa forse imprecisione e lentezza nei movimenti. Non causa invece poco equilibrio e poca coordinazione. Ovvero ciò che ha mostrato McGregor negli ultimi minuti trascorsi sul quadrato. Se l'incontro fosse durato di più il fighter irlandese avrebbe di sicuro incassato altri colpi. Avrebbe potuto riportare seri danni cerebrali».
