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AUTOMOBILISMO

Regazzoni: "In Alex rivedo la grinta di mio padre"

Alessia, figlia dell'indimenticabile Clay, ha voluto raccontarci le emozioni e le sensazioni provate ad assistere dal vivo alla gara di GP3 di Fontana, del quale è diventata testimonial
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Regazzoni: "In Alex rivedo la grinta di mio padre"
Alessia, figlia dell'indimenticabile Clay, ha voluto raccontarci le emozioni e le sensazioni provate ad assistere dal vivo alla gara di GP3 di Fontana, del quale è diventata testimonial
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LUGANO – Nello scorso week, Alex Fontana ha disputato una delle migliori gare della sua carriera; il giovane ticinese, chiamato dal team Jenzer Motorsport per guidare la monoposto sul circuito di Spa-Francorchamps, è riuscito a o...

LUGANO – Nello scorso week, Alex Fontana ha disputato una delle migliori gare della sua carriera; il giovane ticinese, chiamato dal team Jenzer Motorsport per guidare la monoposto sul circuito di Spa-Francorchamps, è riuscito a ottenere un buon decimo posto nella prima gara di sabato, per poi chiudere addirittura in quarta posizione gara-2, durante la giornata successiva. Questo risultato ha acceso gli interessi degli addetti ai lavori e dei sostenitori del pilota luganese, tra i quali figurava Alessia Regazzoni, figlia del leggendario Clay, che è divenuta madrina dello stesso Alex.

Signora Regazzoni, che emozioni e che impressione le ha regalato Alex Fontana?
“Questo week end ho avuto l’occasione di vedere Alex dal vivo e posso dire che mi ha suscitato dentro una grande gioia. È un bravissimo ragazzo, con la testa sulle spalle, modesto e molto grintoso ma nel contempo riflessivo, oltre a essere un pilota molto dotato e dal sicuro avvenire. Ha fatto una gara splendida su di un circuito veloce, come Spa, ed è riuscito a competere contro ragazzi che saranno il futuro della Formula 1, come Kevin Ceccon e Antonio Da Costa, solo per citarne due”.

I numeri per diventare uno dei piloti del futuro ci sono tutti quindi…
“Certamente si. Ha uno stile di guida incredibile, molto tenace; ha sempre provato ad attaccare, ma quando era in quarta posizione è riuscito a ragionare, senza prendersi così dei rischi inutili, non rovinando la sua gara e quella del suo team. Mi è piaciuto molto perché ho rivisto in lui tante cose che mi ricordano lo stile di guida di mio padre, che era sempre all’attacco ma che sapeva quando era il punto di alzare il piede: il pilota è un mestiere pericoloso, oltre che bellissimo, e quindi bisogna capire quando è il momento di tirarsi un attimo indietro, per non mettere a rischio la vita propria e degli avversari. Alex, anche per questo, è sicuramente un pilota che suscita emozioni ed entusiasmo nei tifosi e nei sostenitori delle gare”.

Questa collaborazione con Alex da dove è nata?
“È nata tutto per caso. Conoscevo suo papà, perché ha sempre organizzato la gara di go-kart qui a Lugano per il compleanno di mio padre, al quale aveva anche partecipato, e in seguito, sei mesi fa, ho incontrato anche Alex quando ha presentato il Mondiale di Formula 2. Mio padre aveva vinto quel Mondiale e aveva guidato una Williams; Fontana quest’anno avrebbe corso con una Williams ed essendo entrambi ticinesi, si sono creati alcuni fattori che ci hanno dato la possibilità di conoscerci. Noi così siamo diventati i suoi testimonial per quanto concerne la sua carriera, lui il nostro in relazione al Memorial Room Clay Regazzoni di Lugano”.

Questa compartecipazione potrebbe aprirgli le porte verso un futuro radioso..
“Ovviamente gran parte dipenderà da lui e dalle sue qualità, ma noi cercheremo di creargli l’opportunità che si merita. Durante questo week end belga, ho parlato con Monisha Kaltenborn, amministratrice delegata della Sauber F1 Team, e abbiamo notato che il binomio Fontana-Regazzoni piace anche all’interno del circus. Vorremmo portare Alex in pianta stabile, l’anno prossimo, in GP3 creando un team svizzero con un pilota rossocrociato, sia per dare l’occasione al ragazzo di mettersi in mostra, sia per pubblicizzare ancora meglio lo sport elvetico”.

Sarebbe una cosa bellissima sia per lui che per lo sport ticinese in effetti…
“Diciamo la verità: Alex se lo merita! Lui è anche molto apprezzato dal suo team, perché oltre a essere molto veloce e coriaceo in pista, è molto bravo anche ai box. Riesce a lavorare molto bene con i suoi meccanici, trovando i difetti alla sua monoposto e permettendo loro di porvi rimedio. È quindi anche un bravo collaudatore e penso che questo faccia la differenza tra un pilota vincente e gli altri. Non resta che vedere cosa accadrà nel prossimo week end in Ungheria, ma penso che un podio sarebbe assolutamente fantastico e perché no….alla sua portata”.

Chi è Alessia Regazzoni nella vita privata?
“Sono una donna, sposata che dedica la propria vita alla sua casa. Però mi divido tra famiglia e motori; sono nata e cresciuta a pane e corse e quindi quel mondo lì ce l’ho nel sangue. Inoltre è sempre bello vedere come il ricordo di mio padre sia ancora vivo nel circus e nei ricordi degli appassionati: lui aveva dato tanto a quell’ambiente e vedere che quell’affetto e quella dedizione è ancora adesso ricambiata, non può che farmi solo piacere”.

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