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La nuova versione emette solo 11 g di CO2 per km e ha 223 Cv di potenza
Nel ’97 Toyota ha scritto la storia della mobilità alternativa con Prius, la prima auto elettrificata prodotta in serie. Oggi la casa giapponese lancia la 5a generazione di quella vettura con un modello che verrà venduto in Europa esclusivamente in versione ibrida plug-in. La nuova Prius combina le prestazioni del veicolo elettrico alla comodità della tecnologia ibrida.
L’autonomia elettrica assicurata dalla batteria da 13,6 kWh è di 86 km, una proposta che assicura una guida completamente a emissioni zero in città. Quando si ha la necessità di viaggiare, invece, ci si può affidare a una tecnologia plug-in hybrid eccezionalmente efficiente, in grado di ridurre le emissioni ad appena 11 grammi di CO2 ogni mille metri: di fatto dunque la Prius si piazza nella fascia di emissioni tra zero e 20 grammi, quella in cui per convenzione sono classificate le auto elettriche. Il tutto grazie a un motore a combustione che passa dagli 1,8 ai 2 litri di cilindrata e che presenta una potenza di 151 Cv e 190 Nm di coppia; il propulsore elettrico a magnete permanente offre invece 163 Cv di potenza e 208 Nm di coppia e presenta una velocità massima limitata a 130 km/h. La potenza complessiva del sistema da 223 Cv spinge la Prius in accelerazione da zero a 100 km/h in 6’’8, un risultato non strabiliante ma da sottolineare per una vettura che, storicamente, non ha mai puntato sulle prestazioni per impressionare.
Le altre novità di Prius riguardano il design, il nuovo modello è di 46 mm più corto del precedente (si ferma a 4.599 mm), ma in compenso presenta una distanza tra le ruote anteriori maggiore di 50 mm. È anche più bassa (di 5 mm) e più larga di 22 mm: insomma assume un aspetto più sportivo, anche se la priorità resta quella di inquinare poco.
