Fox Town lascia Shanghai

Risultati insoddisfacenti per l'outlet di Tarchini in Cina
MENDRISIO - Arriva dalla Svizzera Tedesca la notizia della chiusura di Fox Town a Shanghai. "L'outlet cinese di Silvio Tarchini è un flop": cosi si legge sull'edizione online di oggi del Bilanz.ch. "La filosofia dell'outlet ticinese è fallita in Cina" si legge ancora. Il titolare ticinese ha ammesso "di non aver mai capito come funziona il mercato cinese". E mentre a Mendrisio gli affari vanno a gonfie vele nonostante la crisi italiana (piu' dieci per cento l'aumento della cifra d'affari nel primo semestre 2013), stando a quanto si legge sul giornale online, neppure i consulenti locali avrebbero potuto spiegare i motivi del fallimento cinese. Tra le ipotesi si avanzano anche problemi a livello manageriale: i dirigenti della casa madre ticinese "a Shanghai non avrebbero voluto starci a lungo".
Da circa un anno Silvio Tarchini, che possiede il 51% della Fox Town cinese (il resto delle azioni appartiene a una società locale), vuole sbarazzarsi della sua quota. Un'azienda statale cinese sarebbe interessata all'acquisto, che dovrebbe andare in porto entro fine anno.
Silvio Tarchini ha dichiarato che "l'acquirente ha intenzione di raddoppiare la superficie di vendita di Shanghai".




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!