Aumenta massa salariale del 2%, critiche al sistema di valutazione

L'adeguamento sarà di almeno 1'500 franchi l'anno per gli stipendi più bassi
ZURIGO - Buste paghe più pesanti nel 2011 per il personale di UBS: la grande banca aumenterà del 2% la massa salariale dei dipendenti fino al rango di quadro intermedio. L'adeguamento sarà di almeno 1500 franchi all'anno per i collaboratori con gli stipendi più bassi, precisa oggi l'istituto. In una prima reazione l'Associazione svizzera degli impiegati di banca (ASIB) accoglie con favore la crescita delle retribuzioni ma mette in guardia dal nuovo sistema di valutazione, giudicato pericoloso sia per UBS, sia per l'intera società.
Le nuove remunerazioni - che concernono solo la Svizzera - entreranno in vigore nel marzo 2011: i singoli aumenti saranno orientati al mercato, alle funzioni e alle prestazioni, precisa l'istituto in un comunicato odierno. Il nuovo assetto salariale è frutto anche di interventi esterni: dato che la delegazione del personale (DDP) e la direzione di UBS non sono riuscite a trovare un'intesa su tutti i punti, è stato fatto ricorso ai partner sociali esterni, come previsto dalla Convenzione relativa alle condizioni di lavoro degli impiegati di banca (CIP). Sono quindi subentrate l'ASIB, la Società svizzera degli impiegati del commercio e l'Associazione padronale delle banche.
Con il suo +2% UBS sembra, perlomeno di primo acchito, andare al di là di quanto previsto dal concorrente diretto Credit Suisse, che a metà novembre ha annunciato una crescita dei salari dell'1,5%.
Nelle scorse settimane UBS ha però dovuto anche incassare parecchie critiche in relazione al nuovo sistema di valutazione, che prevede l'attribuzione di voti a ciascun collaboratore che sono confrontati con i colleghi dello stesso reparto. I singoli giudizi - come prestazione sufficiente o migliorabile - vengono inoltre attribuiti secondo quote predefinite.
In un comunicato odierno l'ASIB deplora che il nuovo meccanismo di valutazione entri in vigore, nonostante la vivace opposizione dei partner sociali e l'inquietudine del personale. Vi è il serio rischio che avvelenerà l'atmosfera all'interno dei gruppi di lavoro, con un moltiplicarsi di casi di burn out, depressione e mobbing, viene fatto notare.
"Un tale sistema, basato sulla competizione di tutti contro tutti, è pericoloso per lo sviluppo della banca e della società", scrive l'organizzazione. "L'egoismo che ne risulta è lo stesso che ha contribuito alla crisi economica: non si è imparato nulla?", si chiede l'associazione. L'ASIB promette di seguire molto attentamente l'applicazione del nuovo strumento: parteciperà inoltre agli sforzi della commissione del personale per limitarne gli effetti negativi.
Ats




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