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SVIZZERAVivere diventa sempre più caro: i prezzi sono esplosi

25.01.24 - 09:33
Rispetto a un anno fa i prezzi dei beni quotidiani sono saliti del 1,9%. Si spende di più per il trasporto pubblico, per aerei e hotel.
Tipress
Fonte Comparis
Vivere diventa sempre più caro: i prezzi sono esplosi
Rispetto a un anno fa i prezzi dei beni quotidiani sono saliti del 1,9%. Si spende di più per il trasporto pubblico, per aerei e hotel.
Prezzi delle case vacanze alle stelle. A percepire maggiormente il rincaro sono gli over 65 che vivono da soli

BERNA - Vivere è sempre più costoso e si fa fatica ad andare avanti. Una realtà dei fatti che tantissimi cittadini riscontrano quotidianamente entrando in un supermercato, o qualora volessero organizzare una vacanza. La conferma arriva ora anche dalle analisi statistiche. Secondo l’indice dei prezzi al consumo di Comparis - pubblicato in collaborazione con il Centro di ricerca congiunturale (KOF) del Politecnico federale di Zurigo (ETH) - a dicembre 2023 i prezzi dei beni di uso quotidiano in Svizzera sono aumentati dell’1,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Se confrontati con novembre, i prezzi sono aumentati solo dello 0,1%. Per il calcolo viene considerato esclusivamente l’andamento dei prezzi dei beni consumati regolarmente dalla popolazione, come generi alimentari, medicamenti o vestiti, rimuovendo gli affitti e altri beni durevoli.

A dicembre il franco si è ulteriormente apprezzato rispetto all’euro e al dollaro USA e ha ridotto le importazioni di beni come carburante e olio combustibile. Tuttavia, i consumatori hanno dovuto spendere molto di più per gli alloggi di vacanza. Mentre i prezzi degli hotel sono aumentati del 2,5%*, quelli del settore paralberghiero (ovvero gli case vacanze) sono cresciuti del 22,4%*. «A dicembre i prezzi delle case vacanze sono letteralmente esplosi. Anche se già lo scorso dicembre erano stati osservati aumenti vertiginosi, i prezzi sono aumentati di ben l’11%* rispetto all’anno precedente, perché la domanda di  case vacanze era significativamente superiore all’offerta, nonostante l’aumento dei prezzi. I prezzi delle case vacanze sono soggetti a forti fluttuazioni stagionali. I consumatori sembrano essere disposti a pagare prezzi più alti», dichiara Renkert.

Prezzi degli aerei a livelli folli - Oltre ai rincari nel settore paralberghiero, i consumatori devono anche pagare di più per il trasporto aereo: a dicembre i prezzi sono aumentati del 6,4%* (novembre: -2,2%*). «Il traffico aereo ha registrato nuovi picchi di passeggeri a dicembre, raggiungendo numeri più elevati rispetto a prima della pandemia di coronavirus. L’aumento della domanda incontra una riduzione dell’offerta, poiché i problemi di approvvigionamento causano ritardi nella produzione di nuovi aeromobili e di nuovi pezzi di ricambio. Le compagnie aeree devono inoltre far fronte all’aumento dei costi del lavoro e alla carenza di personale qualificato. Ciò si traduce in un aumento delle tariffe aeree», spiega Renkert.

Tra i primi cinque prodotti che più di tutti hanno subito un rincaro figurano anche altri servizi per il trasporto individuale (+5,3%*), le marmellate e il miele d’api (+4,7%*) e la margarina, i grassi e gli oli commestibili (+3,9%*).  

A dicembre viaggiare in treno è diventato molto più costoso - I prezzi dei trasporti pubblici a dicembre sono aumentati del 3,6%* rispetto al mese precedente. Il primo aumento dei prezzi da 7 anni era già stato annunciato in primavera da Alliance Swisspass, organizzazione di settore del trasporto pubblico e associazione delle imprese di trasporto. L’aumento dei prezzi è stato motivato da un’offerta ampliata e da un aumento dei costi salariali, di manutenzione ed energetici. Anche l’annuncio della Confederazione di stanziare meno fondi per le indennità nel trasporto regionale di passeggeri per il nuovo anno ha contribuito a questo rincaro. 

«L’aumento delle tariffe ferroviarie ha portato già in estate a discussioni con il Sorvegliante dei prezzi. A suo avviso, i prezzi sono ingiustificati nel caso ipotetico in cui i mezzi viaggino costantemente al 50% della loro capacità e il ricavato di biglietti e abbonamenti superi i costi operativi», spiega Renkert. «Ovunque si trovi il limite di prezzo tollerato, questo incremento disincentiva in ogni caso considerevolmente le alternative di trasporto rispettose dell’ambiente», continua l’esperto.

Prodotti che invece costano meno - Nel mese di dicembre, si è assistito a un calo dei prezzi di alcuni prodotti. I consumatori hanno speso il 7,6%* in meno per il gelato rispetto a novembre. Anche i pacchetti vacanze sono diventati più economici (-4,6%*). Sono inoltre diminuiti i prezzi dello spumante (commercio al dettaglio -4,5%*), del caffè (commercio al dettaglio -3,5%*) e del carburante (-3,4%*).

In Svizzera l’inflazione è molto contenuta rispetto al resto d’Europa - Dando un’occhiata oltre confine si nota che il rincaro in Svizzera su base annua è più contenuto rispetto all’eurozona. Secondo Eurostat, l’ufficio di statistica dell’Unione Europea, negli ultimi 12 mesi i prezzi nella zona euro sono cresciuti del 2,9%. A dicembre il tasso di inflazione era dello 0,2%.

A percepire maggiormente il rincaro sono gli over 65 che vivono da soli - Negli ultimi 12 mesi il rincaro più alto è stato percepito dalle economie domestiche composte da una sola persona di età pari o superiore a 65 anni, che attualmente percepiscono un tasso di rincaro del 2% rispetto all’anno scorso. Tuttavia, il costo della vita a dicembre è diminuito dello 0,1% rispetto al mese precedente. Dal punto di vista puramente matematico, le coppie al di sotto dei 65 anni senza figli percepiscono un rincaro inferiore. Con 106,6 punti, l’inflazione percepita negli ultimi 12 mesi da questa categoria di popolazione è stata dell’1,8%.

L’inflazione è percepita soprattutto dalle fasce di reddito più basse - Considerando il reddito, rispetto allo scorso anno il costo della vita è cresciuto soprattutto per la fascia di reddito più bassa. L’indice dei prezzi al consumo per questa categoria è aumentato dell’2%. A dicembre, il tasso di inflazione è stato dello 0,1%.

La fascia di reddito medio-alta è stata la meno colpita dal rincaro. Rispetto all’anno scorso, i prezzi per questa categoria sono aumentati dell’1,8%. Lo scorso mese invece i prezzi dei beni consumati dalla fascia di reddito medio-alta sono saliti dello 0,2%.

Il rincaro più alto è nella Svizzera tedesca e romancia - Analizzando i dati per regione linguistica, emerge che la Svizzera tedesca e la Svizzera romancia hanno registrato il rincaro più elevato su base annua, con un aumento dell’1%.  A dicembre, il livello dei prezzi è salito dello 0,1% rispetto al mese precedente. Il rincaro più basso rispetto allo scorso anno è stato percepito nella Svizzera italiana (+1,7%). Rispetto al mese precedente, a dicembre il livello dei prezzi è rimasto pressoché invariato.

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COMMENTI
 

Gor 3 mesi fa su tio
Ma 11.8milioni il Parlamento per l'ukraina li ha trovati.E non solo quelli

Rob Rob 3 mesi fa su tio
E poi ci lamentiamo che i pensionati vanno a vivere all'estero....ci sarà anche un buon motivo? Nooo? Aaahh noo poi qualcuno tirerà in ballo il solito pensionato che percepisce "fr.6000.00"al mese,come esempio, che scappa in Thailandia e vive da principe.. fuga di capitali bla bla....e che mancano qua... e quindi bisognerebbe adattare la pensione al paese in cui andrà....ahoo uno se fa' il ciapett tutta la vita, sono soldi propri?potrà crepare come e dove vuole? ...azz meglio morire con dignità all'estero che essere spennati in patria.... Qualunque essa sia. Tanto allo stato saresti solo un peso....ma...ma stranamente è poi ingordo dei tuoi averi :-)

Voilà 3 mesi fa su tio
Bene, ci nutriremo di gelato e berremo spumante e caffè

Aaahhh 3 mesi fa su tio
Saranno percezioni. Ci sono soldi infiniti e per chiunque. Ah forse per ì residenti non è così…

Dex 3 mesi fa su tio
Risposta a Aaahhh
😂😂😂😂
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