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SVIZZERASalgono i tassi sui conti bancari, ma solo per importi limitati

06.01.23 - 14:49
«In generale possiamo dire che la maggior parte delle banche ha adeguato i tassi di interesse»
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Fonte Ats
Salgono i tassi sui conti bancari, ma solo per importi limitati
«In generale possiamo dire che la maggior parte delle banche ha adeguato i tassi di interesse»

ZURIGO - Le banche stanno aumentando i tassi d'interesse sui conti risparmio, ma lo fanno in modo limitato e spesso solo per importi sino a una determinata cifra: lo mette in luce un'analisi effettuata dalla società di servizi finanziari VZ Vermögenszentrum per conto della Neue Zürcher Zeitung (NZZ).

Impossibile compensare l'inflazione, che si è attestata al 2,8% nel 2022, con gli interessi generati dai conti, spiega il quotidiano zurighese. I tassi valevoli nel corrente mese di gennaio sono in effetti minimi: per quanto riguarda i grandi istituti, si va dallo 0% di UBS allo 0,4% di Zürcher Kantonalbank, la banca cantonale zurighese, passando dallo 0,1% di Raiffeisen e dallo 0,2% di PostFinance. Questa remunerazione viene però accordata sino a una soglia che può essere di 30'000, 50'000 o 100'000 franchi. In generale sono comunque stati eliminati gli interessi negativi - gli istituti parlavano di "commissione sull'avere disponibile" - con la parziale eccezione della Banca alternativa svizzera, che applica ancora un -0,125% per alcune situazioni.

«In generale possiamo dire che la maggior parte delle banche ha adeguato i tassi di interesse, ma gli aumenti dei tassi spesso hanno un impatto reale solo sui depositi di risparmio più contenuti», spiega Andreas Akermann di VZ Vermögenszentrum, citato dalla NZZ.

Come si ricorderà la Banca nazionale svizzera (BNS) lo scorso 16 giugno ha alzato il suo tasso guida, allora fermo da oltre sette anni, dal -0,75% al -0,25%, per poi portarlo allo 0,5% il 22 settembre (addio agli interessi negativi) e rialzarlo ulteriormente all'1,0% il 15 dicembre (livello oggi in vigore).

Negli scorsi anni le banche si sono mostrate in generale riluttanti a trasferire gli oneri negativi sui piccoli clienti, temendo un esodo dei consumatori, ma allo stesso tempo hanno reagito aumentando le commissioni per i conti e i servizi. Tuttavia, ora che i tassi d'interesse negativi sono passati di moda, Akermann non vede ancora una tendenza a ridurre o abolire nuovamente queste commissioni.

Anche i tassi sui conti pensionistici del pilastro 3a sono leggermente aumentati. I migliori operatori ora garantiscono lo 0,5-0,6%. Al netto dell'inflazione i risparmiatori si trovano quindi ancora in una situazione negativa. Il lungo periodo di tassi d'interesse bassi o negativi si è peraltro riflesso anche sul rendimento pluriennale di questi conti: su un periodo di dieci anni la performance media di molti conti 3a è stata tra lo 0,4% e lo 0,8% annuo. Coloro che si sono affidati al risparmio in titoli, sempre nell'ambito del pilastro 3a, hanno generalmente ottenuto rendimenti significativamente più elevati.
 
 

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COMMENTI
 

fgreto 1 anno fa su tio
angie… hai ragione sempre e solo le banche e assicurazioni…

angie2020 1 anno fa su tio
ci guadagnano sempre le banche

fgreto 1 anno fa su tio
Risposta a angie2020
brava
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