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TURCHIA

Khashoggi torturato e fatto a pezzi mentre era ancora vivo?

Il segretario di Stato Usa Mike Pompeo ha incontrato il presidente turco Erdogan
Keystone / AP
Khashoggi torturato e fatto a pezzi mentre era ancora vivo?
Il segretario di Stato Usa Mike Pompeo ha incontrato il presidente turco Erdogan
ANKARA - Il giornalista saudita Jamal Khashoggi sarebbe stato torturato e fatto a pezzi dentro il consolato saudita a Istanbul mentre era ancora in vita. A rivelare i presunti drammatici dettagli è il quotidiano filo-governativo turco Yen...

ANKARA - Il giornalista saudita Jamal Khashoggi sarebbe stato torturato e fatto a pezzi dentro il consolato saudita a Istanbul mentre era ancora in vita. A rivelare i presunti drammatici dettagli è il quotidiano filo-governativo turco Yeni Safak, che cita una supposta registrazione audio di quei momenti da cui risulterebbe anche la presenza del console Mohammed al-Otaibi, ripartito ieri per Riad.

«Fatelo fuori di qui, mi metterete nei guai», si sentirebbe dire al console nell'audio. «Se vuoi continuare a vivere quando torni in Arabia, stai zitto», gli risponderebbe uno dei presunti assassini. Gli aguzzini di Khashoggi gli avrebbero tagliato le dita durante le torture compiute nell'interrogatorio, per poi decapitarlo.

Il giornalista sarebbe morto in 7 minuti, secondo quanto riferito al Middle East Eye da un'altra fonte che avrebbe ascoltato la registrazione. Khashoggi sarebbe stato portato dall'ufficio del console in uno studio adiacente e steso su un tavolo. A un certo punto, le sue urla si interromperebbero perché sedato.

A fare a pezzi il corpo mentre il reporter era ancora vivo, continua la fonte, sarebbe stato il capo dell'unità forense giunta da Riad, il dottor Salah Mohammed al-Tubaigy. Secondo la registrazione, durante l'operazione il medico avrebbe messo delle cuffie per ascoltare musica, invitando gli altri presenti a fare altrettanto.

Ok per l'ispezione - «Ci aspettiamo di entrare oggi anche nella residenza del console» dell'Arabia Saudita e di ispezionarne le auto, ha detto il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, al termine del suo incontro con il segretario di Stato americano Mike Pompeo, che poco prima aveva visto anche il presidente Recep Tayyip Erdogan.

La perquisizione della residenza era stata annunciata per ieri sera, ma poi bloccata da Riad per la presenza nell'edificio di familiari del console Mohammed al-Otaibi, che nel pomeriggio era invece partito per l'Arabia Saudita.

Pompeo da Erdogan - Il segretario di Stato americano Mike Pompeo è arrivato in Turchia per un incontro con il presidente Recep Tayyip Erdogan e il suo omologo Mevlut Cavusoglu. All'ordine del giorno il caso della scomparsa del giornalista Jamal Khashoggi dopo l'ingresso 15 giorni fa nel consolato saudita a Istanbul.

Pompeo giunge ad Ankara da Riad, dove ieri ha affrontato la vicenda con il re Salman e il principe ereditario Mohammed bin Salman. Le autorità turche hanno detto di aspettarsi un resoconto degli incontri.

I sauditi «non hanno fatto eccezioni su chi potrà essere ritenuto responsabile», a prescindere dalla posizione gerarchica, ha commentato Pompeo in partenza da Riad.

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