«Usa entrati in guerra, noi la finiremo. Trump biscazziere»


Secondo Teheran, le forze armate iraniane sono pronte a «qualsiasi azione». Il ministro della difesa israeliano: «Stiamo colpendo ora con una forza senza precedenti»
Secondo Teheran, le forze armate iraniane sono pronte a «qualsiasi azione». Il ministro della difesa israeliano: «Stiamo colpendo ora con una forza senza precedenti»
TEL AVIV - «Gli Stati Uniti, continuando a sostenere incondizionatamente il barbarico e aggressivo regime sionista, sono entrati apertamente e direttamente in guerra violando la sovranità dell'Iran islamico e il sacro suolo del nostro Paese»: lo ha affermato il capo di stato maggiore dell'Esercito iraniano, Abdolrahim Mousavi. La Repubblica islamica non farà «mai marcia indietro», ha aggiunto, come riferisce l'agenzia di stampa Mehr, sottolineando che le forze armate iraniane sono pronte per «qualsiasi azione».
Da parte sua, il comandante dell'esercito iraniano, Amir Hatami, ha affermato che Teheran risponderà con decisione agli attacchi statunitensi contro i suoi siti nucleari: lo riporta l'Irna.
«Difenderemo l'integrità territoriale e l'indipendenza del Paese e il sistema della Repubblica Islamica con tutte le nostre forze», ha aggiunto.
La sfida a Trump in inglese: «Biscazziere» - Ma no è tutto, il canale Iran International pubblica oggi un video del briefing odierno del portavoce militare iraniano Ebrahim Zolfaghari che, a un certo punto, si rivolge in inglese al «giocatore d'azzardo Trump» ("gambler Trump"), avvertendolo: «Tu hai iniziato questa guerra, noi la finiremo».
Nel frattempo si apprende che il parlamento iraniano discuterà un disegno di legge sulla sospensione della cooperazione con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea).
Critica alla posizione europea - Abbas Araghchi, il capo della Diplomazia di Teheran, ha invece da parte sua criticato la posizione dei Paesi europei rispetto agli attacchi degli Stati Uniti contro l'Iran, durante una telefonata con il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani. «La Repubblica islamica dell'Iran si riserva il diritto di utilizzare tutte le opzioni nell'ambito del quadro della legittima difesa», ha detto Araghchi, come riferisce il governo iraniano. "Oggi la comunità mondiale, specialmente l'Unione Europea, deve reagire alla mossa degli Stati Uniti, perché l'attacco non solo minaccia e colpisce i siti nucleari dell'Iran ma anche i principi fondamentali dell'ordine mondiale e la carta delle Nazioni Unite", ha aggiunto Araghchi.
Esplosioni nel nord di Teheran - Per quanto riguarda le azioni di guerra in corso questa mattina, in tarda mattinata, la Mezzaluna Rossa iraniana ha dichiarato che un attacco israeliano ha colpito vicino al suo edificio nel nord di Teheran. "Nuovo attacco nei pressi dell'edificio della Mezzaluna Rossa...", ha dichiarato il servizio di emergenza in un post sul suo canale Telegram, accompagnato da un video del fumo che si alzava dal luogo dell'attacco.
Il quotidiano iraniano Nournews ha segnalato anche diverse grandi esplosioni udite nella capitale iraniana. In precedenza la Forza di difesa israeliana (Idf) affermava di aver attaccato sei aeroporti in tutto l'Iran. Secondo l'esercito israeliano, circa 15 jet ed elicotteri sono stati distrutti nell'Iran occidentale, orientale e centrale. Tra questi c'erano gli aerei F-14, F-5 e AH-1.
Singoli missili su Israele - E ancora, da Tel Aviv l'Idf comunica anche di aver identificato un totale di otto missili lanciati dall'Iran verso Israele in quattro raffiche diverse, la maggior parte è stata intercettata, alcuni sono caduti sul territorio.
La Compagnia elettrica israeliana (Iec) ha riferito che, a seguito di danni nei pressi di una infrastruttura strategica nel sud del Paese, si sono verificate interruzioni nella fornitura di energia elettrica a diverse comunità della zona.
I lanci di missili a raffica verso Israele hanno rivelato un cambiamento nel modello operativo degli iraniani: invece di raffiche concentrate, singoli missili sono stati lanciati a ritmo lento e contro diverse aree contemporaneamente per impegnare i sistemi di difesa su più fronti. Come hanno osservato gli analisti dlel'Idf.
L'esercito stima che il cambio di metodo di attacco sia anche legato a una limitazione operativa dell'Iran: la maggior parte dei lanciatori rimasti non è in grado di coordinare il lancio di una raffica significativa, e quindi i lanci individuali vengono effettuati con tutti i lanciatori disponibili. Questo metodo rischia di trarre in inganno la popolazione: il silenzio tra un allarme e l'altro non è un segnale della fine dell'attacco e uscire dai rifugi può essere estremamente pericoloso.
«Stiamo colpendo ora con una forza senza precedenti» - Il ministro della Difesa Israel Katz ha poi precisato che l'Idf sta «attualmente colpendo con un regime di forza senza precedenti obiettivi e organi di repressione governativi nel cuore di Teheran". "Saranno presto pubblicate immagini che mostreranno la gravità dei danni", ha affermato in una nota rilasciata dal suo ufficio. A questo riguardo, un missile lanciato oggi risulta aver colpito la tv pubblica dell'Iran (Irib) nell'edificio di Teheran che ospita strutture tecniche dell'emittente da cui dipendono le trasmissioni dei canali 1 e 5, nonché di Quranic, palinsesto d'informazione religiosa islamica. Esso ospita inoltre nove stazioni radio. Colpita - secondo l'emittente Iran International - anche la base Sarallah dei Guardiani della rivoluzione islamica, i pasdaran, ossia custodi ideologici della rivoluzione khomeinista nella capitale.
Colpite Fordow e il cancello della prigione di Evin - Israele, si apprende da fonti iraniane, avrebbe anche attaccato il sito nucleare di Fordow a sud di Teheran. E un attacco aereo israeliano ha colpito anche la famigerata prigione di Evin a Teheran. Lo riporta Iran International, secondo cui l'attacco ha colpito il cancello d'ingresso della prigione, apparentemente per consentire ai prigionieri di evadere. La prigione di Evin è un complesso vasto e fortemente fortificato in cui l'Iran ha incarcerato prigionieri politici, giornalisti, accademici, attivisti per i diritti umani e altre persone.
JUST IN 🔴
— Open Source Intel (@Osint613) June 23, 2025
The Sayed al-Shuhada Headquarters, a key IRGC-linked command center used to coordinate Iran’s regional militias, was reportedly destroyed by Israeli airstrikes. pic.twitter.com/Ezd9ltNsKv
Ancora il ministro della Difesa Israel Katz ha affermato che gli attacchi ai "simboli del regime" sono una risposta a "ogni colpo al fronte interno israeliano" e avverte che "il dittatore iraniano sarà punito e gli attacchi continueranno con tutta la loro forza". Come detto oggi sono stati colpiti da Israele il sito di Fordow, attaccato anche dagli Usa, il carcere di Evin e di nuovo la tv pubblica iraniana.
Trump chiese a Israele di colpire difese Iran prima di attacco - Infine, trapelano ulteriori dettagli sul blitz dei bombardieri americani sui siti nucleari iraniani. L'aviazione israeliana ha messo fuori uso, su richiesta dell'amministrazione Trump, diversi sistemi di difesa aerea iraniani nelle 48 ore precedenti l'attacco Usa al sito nucleare iraniano di Fordow: lo hanno detto ad Axios tre funzionari statunitensi e israeliani. La richiesta di Trump è stata fatta direttamente al premier Benjamin Netanyahu.
Il presidente voleva che i caccia israeliani eliminassero il maggior numero possibile di sistemi di difesa aerea iraniani nel sud del Paese per spianare la strada ai bombardieri Usa. Il Pentagono ha quindi fornito a Israele un elenco di siti da colpire prima dell'attacco, ha detto un funzionario israeliano.
UPDATE 🔴🔴
— Open Source Intel (@Osint613) June 23, 2025
Israeli Defense Minister Israel Katz confirmed the strikes hit the entrance of Evin Prison, in Tehran known for holding political prisoners. https://t.co/QH4uDdIQMK pic.twitter.com/E32zpgU7kJ