Cerca e trova immobili
FRANCIA

145 donne "punte" durante la Festa della musica

La pratica è diffusa da tempo e mira a stordire potenziali vittime.
IMAGO
Fonte Ats ans
145 donne "punte" durante la Festa della musica
La pratica è diffusa da tempo e mira a stordire potenziali vittime.

PARIGI - Sono state 145 le donne che hanno denunciato di aver subito "punture" da parte di sconosciuti durante la Festa della Musica, nella notte fra sabato e domenica, la 44/a edizione della tradizionale manifestazione popolare del solstizio d'estate, quest'anno svoltasi con un grande affollamento nelle strade delle città e con un'afa eccezionale.

Non si sono registrati incidenti gravi, il ministero dell'Interno aveva schierato migliaia di poliziotti e gendarmi anche per prevenzione contro eventuali atti terroristici. Ma alla fine la polizia ha registrato 145 denunce di punture, una pratica già diffusa negli anni scorsi e mirante a iniettare sostanze eccitanti o in grado di stordire le ragazze nelle feste o nelle discoteche. La tendenza era stata rilanciata da una campagna sui social che invitava a «prendere di mira le donne alla Festa della Musica».

Ventuno i casi recensiti nella regione di Parigi, 13 nella capitale, con diverse vittime che si sono recate in ospedale per analisi tossicologiche. Dodici sono state le persone arrestate perché riconosciute dalle vittime come autori delle punture.

In tutto, i fermi operati dalla polizia sono stati 371, contro 326 l'anno scorso, di cui 89 a Parigi. Tredici i poliziotti feriti, 14 i partecipanti alla festa che hanno riportato ferite gravi, 51 le auto in fiamme e 39 gli incendi. Nel centro di Parigi, dove l'affluenza è stata massima, con intasamento anche delle stazioni della metropolitana, è stato necessario l'invio di rinforzi della polizia per evitare movimenti di folla che stavano diventando pericolosi.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE