Ruggia condannato, ma non andrà in carcere

Il regista è stato ritenuto colpevole di abusi sessuali ai danni di Adèle Haenel
Il regista è stato ritenuto colpevole di abusi sessuali ai danni di Adèle Haenel
PARIGI - Il regista francese Christophe Ruggia è stato dichiarato colpevole dell'aggressione sessuale ai danni dell'attrice Adèle Haenel, quando l'attrice aveva un'età compresa tra 12 e 15 anni.
Il tribunale penale di Parigi ha condannato Ruggia a quattro anni di reclusione, due dei quali sospesi. Ma il cineasta non andrà dietro le sbarre: gli altri due anni potranno essere espiati agli arresti domiciliari, con il braccialetto elettronico.
Ruggia, secondo il giudice, aveva «imposto» «gesti e comportamenti sessualizzati» a Haenel e l'aveva «isolata da chi le stava intorno». Il regista si è difeso negando ogni addebito e affermando di essere vittima del #Metoo francese.
L'avvocato di Ruggia ha annunciato che sarà presentato ricorso contro la sentenza.







Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!