Cerca e trova immobili
MESSICO

La strage, il video e (ora) l'indignazione

Le immagini dei migranti, abbandonati al loro destino, sono state condivise sui social. Il dito è puntato contro le forze dell'ordine
keystone-sda.ch / STF (Fernando Llano)
Fonte ats
La strage, il video e (ora) l'indignazione
Le immagini dei migranti, abbandonati al loro destino, sono state condivise sui social. Il dito è puntato contro le forze dell'ordine
CIUDAD JUAREZ - Cresce l'indignazione in Messico per la morte di 39 migranti a Ciudad Juarez. Come riporta la Bbc, a seguito del video in cui funzionari scappano dalle fiamme lasciandosi i migranti alle spalle, molti utenti hanno ricondiviso le immag...

CIUDAD JUAREZ - Cresce l'indignazione in Messico per la morte di 39 migranti a Ciudad Juarez. Come riporta la Bbc, a seguito del video in cui funzionari scappano dalle fiamme lasciandosi i migranti alle spalle, molti utenti hanno ricondiviso le immagini sui propri social esprimendo il loro shock.

Tanti i commenti sdegnati, per quello che viene definito un fallimento da parte del personale, e tanti coloro puntano il dito contro uno degli uomini in uniforme che sembra ignorare un migrante chiuso dietro una porta con le sbarre.

Poiché il video non ha audio, non è possibile accertare cosa è stato detto quando è scoppiato l'incendio. Inoltre, non è chiaro cosa faccia il personale in uniforme quando non è davanti alla telecamera.

Adán Augusto López, ministro degli interni messicano, non ha negato la provenienza del video quando gli è stato chiesto da un giornalista messicano, ma non ha commentato ulteriormente. Il filmato sembra confermare il racconto della moglie di un migrante venezuelano sopravvissuto all'incendio.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE