Secondo l'ong Iran Human Rights la Repubblica islamica nasconde intenzionalmente i nomi dei condannati
TEHERAN - Sono 11 le persone condannate a morte in Iran dopo essere state arrestate durante le proteste che si susseguono da quasi tre mesi nel Paese. Lo denuncia la ong Iran Human Rights, con sede ad Oslo, facendo sapere che \altre decine di persone rischiano attualmente la pena capitale« e che «la Repubblica Islamica ha intenzionalmente nascosto i nomi dei manifestanti con condanne a morte confermate».
Secondo la ong, «gli imputati non hanno accesso ai loro avvocati» e non possono avere contatti con i familiari. L'esecuzione della pena capitale per il primo manifestante condannato è stata eseguita ieri per impiccagione.
«Altre decine di persone rischiano attualmente la pena di morte, con molti casi non confermati che circolano sui social media», denuncia 'Iran Human Rights', facendo sapere che alcune delle condanne alla pena capitale emesse riguardano l'uccisione di un ufficiale delle Guardie della rivoluzione durante disordini avvenuti a Karaj il 3 novembre, quando manifestanti stavano commemorando un altro dimostrante ucciso e sono stati attaccati dalle forze di sicurezza.