Le proteste contro l'obbligo di pass Covid degenerano: scontri con la polizia e feriti a Sofia

I manifestanti erano organizzati dal partito nazionalista Vazrazhdane, fortemente contrario al certificato vaccinale
I manifestanti erano organizzati dal partito nazionalista Vazrazhdane, fortemente contrario al certificato vaccinale
SOFIA - Una massiccia protesta contro l'obbligo del pass Covid in Bulgaria, degenerata in scontri con la polizia, ha bloccato oggi il centro di Sofia. I manifestanti, organizzati dal partito nazionalista Vazrazhdane (Rinascimento), si sono radunati sulla piazza davanti al parlamento scandendo slogan quali "No al neofascismo!", "Basta con la tirannide!", "Non vogliamo i passaporti Covid!".
Centinaia di poliziotti e uomini della gendarmeria antisommossa hanno vanificato i tentativi dei manifestanti di entrare nell'edificio del Parlamento. Negli scontri sono rimasti feriti quattro uomini delle forze dell'ordine e decine di manifestanti.
La settimana scorsa i deputati hanno deciso d'introdurre l'obbligo del certificato Covid anche per entrare nell'edificio del Parlamento, una misura molto criticata dal gruppo parlamentare di Vazrazhdane, forza politica contraria al certificato vaccinale, che è obbligatorio nel Paese per entrare in negozi, centri commerciali, cinema, teatri, piscine, palestre.
In Bulgaria, su una popolazione di poco più di 6,5 milioni di abitanti, i vaccinati sono circa 3,9 milioni, dei quali meno di due milioni hanno completato il ciclo d'immunizzazione.









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