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SVIZZERA / STATI UNITIGlencore citata negli States: «Sfrutta i bambini nelle miniere di cobalto»

18.12.19 - 15:38
Un'ong ha denunciato diverse multinazionali per i fatti avvenuti nella Repubblica Democratica del Congo: «Migliaia di bimbi mutilati». Glencore ribatte: «Si sbagliano»
Keystone (archivio)
Il cobalto della Repubblica Democratica del Congo finisce nelle batterie dei nostri tablet e smartphone.
Il cobalto della Repubblica Democratica del Congo finisce nelle batterie dei nostri tablet e smartphone.
Glencore citata negli States: «Sfrutta i bambini nelle miniere di cobalto»
Un'ong ha denunciato diverse multinazionali per i fatti avvenuti nella Repubblica Democratica del Congo: «Migliaia di bimbi mutilati». Glencore ribatte: «Si sbagliano»

WASHINGTON - Glencore, gigante delle materie prime con sede a Baar (ZG), è citato, assieme ad altre multinazionali, in una causa collettiva negli Stati Uniti sulle condizioni di lavoro nelle miniere di cobalto. L'organizzazione non governativa (ong) International Rights Advocates (IRA) ha denunciato i casi di «centinaia, persino migliaia di bambini mutilati o uccisi» nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), secondo un comunicato diramato domenica, a cui Le Temps dedica oggi un articolo.

In una nota pubblicata ieri sul suo sito, il gruppo Glencore afferma però che IRA, una ong di avvocati con sede a Washington, gli ha attribuito «per errore» delle concessioni di sfruttamento che di fatto non gli appartengono e sottolinea che «Glencore non tollera alcuna forma di lavoro dei bambini, sia esso forzato od obbligatorio».

La denuncia è rivolta contro le multinazionali statunitensi Apple, Google, Microsoft, Tesla e Dell, sospettate di aver «aiutato e incoraggiato» lo sviluppo di una catena di approvvigionamento di cobalto con condizioni di lavoro miserabili nella RDC. Questo elemento chimico serve per la produzione delle batterie al litio di smartphone, tablet, computer e automobili elettriche.

IRA ha depositato la causa presso la Corte del distretto di Columbia nello Stato dell'Ohio. L'azione collettiva è stata lanciata a nome di quattordici persone, rappresentanti legali di bambini uccisi o mutilati da incidenti avvenuti nelle miniere congolesi.

«Questa denuncia è il culmine di diversi anni di ricerca sulle terribili condizioni delle attività minerarie nella RDC», dichiara il professor Siddharth Kara, esperto in materia di lavoro forzato minorile e membro del team legale, citato nella nota dell'IRA.

Nel 2016 un rapporto dell'ong di difesa dei diritti dell'uomo Amnesty International aveva già criticato i giganti statunitensi della tecnologia, che avevano reagito assicurando di attuare le necessarie misure. Secondo IRA però alle parole non sono seguiti i fatti.

Glencore, il più grande produttore privato di cobalto al mondo, è menzionato 52 volte nella denuncia. Disporrebbe delle concessioni per lo sfruttamento di numerosi giacimenti nella RDC, spesso attraverso la sua filiale Kamoto Copper Company (KCC). Il documento menziona le miniere di Tilwezembe, Mashamba Est e Lago Malo B5.

In genere Glencore vende il cobalto alla raffineria belga Umicore, che a sua volta rifornisce i giganti tecnologici statunitensi. «Non siamo l'obiettivo di questa causa», scrive il gruppo zughese, sottolineando tra l'altro che non acquista o commercia cobalto o rame estratto in modo tradizionale. Per combattere questa forma «comune» di estrazione nella RDC, Glencore «sta lavorando con il governo e altri attori per trovare soluzioni sostenibili».

La denuncia dell'IRA indica che i bambini lavorano sei giorni alla settimana per l'estrazione del cobalto. I crolli di gallerie minerarie che seppelliscono vivi i bambini sarebbero frequenti e spesso i corpi non sarebbero più trovati.

Il gigante di Zugo sostiene di non avere la concessione per la miniera del Lago Malo. Altre sarebbero pure attribuite per errore a Glencore. Per quanto riguarda Tilwezembe, giacimento di proprietà del gruppo, i minatori artigianali si sono appropriati la concessione nel 2011: il gruppo non ha «alcun accesso» né «alcun coinvolgimento operativo o commerciale» nella zona.

Accanto a Glencore, per l'IRA al centro della catena di approvvigionamento di cobalto vi è la società cinese Zhejiang Huayou Cobalt.

Le Temps ricorda che Glencore è sotto inchiesta negli Stati Uniti e in Gran Bretagna per presunta corruzione nella RDC.

Multinazionale attiva in oltre 50 paesi - Quotata alle borse di Londra e Johannesburg (Sudafrica), Glencore è una multinazionale presente in oltre 50 paesi con 158'000 dipendenti, che si occupa di 90 materie prime, per alcune delle quali ha quote di mercato assai significative. L'azienda è spesso presa di mira da organizzazioni non governative per le condizioni di lavoro nelle miniere: l'impresa ha però sempre respinto le accuse, sostenendo che il rispetto dei diritti dei collaboratori e delle comunità locali è prioritario per la società.

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