Incidente di Bologna, la ditta della cisterna esplosa: «Siamo ben assicurati»

La ricostruzione del ponte comporterà dai tre ai cinque mesi di lavoro per un costo di un milione di euro. L'assessore: «Attivare le procedure dei rimborsi»
BOLOGNA - Dopo la tragedia, lo shock e poi la conta dei danni. Gli strascichi dell’incidente avvenuto sul raccordo autostradale di Bologna che collega l'A1 all'A14 non saranno brevi, per far fronte ai danni materiali e alle persone. I feriti sono 145.
«L’azienda è solida» - Dall’azienda proprietaria della cisterna esplosa fanno sapere di essere ampiamente coperti. «La Loro Spa è assicurata con la più importante compagnia europea, la Alliance, e il massimale è di svariate decine di milioni di euro. L’azienda è solida e saprà far fronte a eventuali responsabilità», ha spiegato a il Corriere della Sera l’avvocato Lucio Zarantonello.
Accertamenti sui tabulati - Per quanto riguarda le indagini non sono previsti sequestri o perizie, per velocizzare le operazioni. Verranno però fatti accertamenti sui tabulati telefonici di Andrea Anzolin. Grazie alle immagini, la dinamica sembra infatti chiara: la distrazione, il malore o il colpo di sonno dell’autista della cisterna hanno causato l’incidente. Come riporta il portale italiano, salvo sorprese l’inchiesta sarà poi archiviata per morte del reo.
Tre-cinque mesi per la ricostruzione - Per quanto riguarda la ricostruzione del ponte il ministero dei Trasporti ha preventivato dai tre ai cinque mesi di lavoro per un costo di un milione di euro.
«I danni stimati dall'incendio che lunedì ha provocato una violenta esplosione ammontano a dieci milioni». Lo ha detto l'assessore alla Protezione civile del Comune di Bologna Alberto Aitini.
«Attivare le procedure dei rimborsi» - «Il Governo italiano attivi le procedure perché arrivino i rimborsi il prima possibile», ha continuato l'assessore alla Sicurezza del Comune di Bologna. «Le aziende - ha aggiunto - mi hanno detto che vorrebbero aprire entro agosto, anche perché hanno delle commesse e non si vogliono fermare. Le attività commerciali dovrebbero ripartire a giorni, quando avranno sistemato gli infissi. I cittadini si stanno attivando per sistemare le loro abitazioni. Il Comune starà vicino a tutti».




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