Cerca e trova immobili
GERMANIA

«Purtroppo non crediamo che troveremo vivi i dispersi»

Proseguono le operazioni di soccorso al Chempark di Leverkusen, colpito ieri da un'esplosione
keystone-sda.ch / STF (SASCHA STEINBACH)
«Purtroppo non crediamo che troveremo vivi i dispersi»
Proseguono le operazioni di soccorso al Chempark di Leverkusen, colpito ieri da un'esplosione
Venisse confermato il decesso dei dispersi, il totale dei morti salirebbe a 7
LEVERKUSEN - I cinque dipendenti che risultano tuttora dispersi in seguito all'esplosione avvenuta ieri in un impianto di trattamento dei rifiuti a Leverkusen, in Germania, sono probabilmente morti. Lo ha detto oggi il capo del gruppo Currenta, propr...

LEVERKUSEN - I cinque dipendenti che risultano tuttora dispersi in seguito all'esplosione avvenuta ieri in un impianto di trattamento dei rifiuti a Leverkusen, in Germania, sono probabilmente morti.

Lo ha detto oggi il capo del gruppo Currenta, proprietario dello stabilimento, durante una conferenza stampa: «Purtroppo non crediamo che troveremo vivi i dispersi», ha ammesso Frank Hyldmar, spiegando che quattro di loro sono dipendenti di Currenta, mentre il quinto è un collega di una società esterna.

Nel frattempo, questa mattina, il bilancio delle vittime è salito a due, e potrebbe quindi salire ad un totale di sette se la triste previsione di Hyldmar venisse confermata.

Le operazioni di salvataggio sono proseguite nel corso della giornata odierna, ma sono state rese difficili dal calore ancora emanato dall'incendio. I soccorritori devono anche prendere in considerazione la possibile presenza di sostanze tossiche, dato che l'incendio ha coinvolto serbatoi di solventi chimici.

Per precauzione, alla popolazione di Leverkusen è stato chiesto inizialmente di rimanere in casa: un avvertimento che è stato infine revocato ieri sera. In ogni caso, continuano le misurazioni dell'aria e alla popolazione viene chiesta cautela: di lavare bene i prodotti del giardino e di non mangiare all'esterno.

«Stiamo lavorando per determinare le cause dell'incidente», ha aggiunto il signor Hyldmar, dicendo che era ancora troppo presto per saperne di più.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE