Argentini in viaggio negli States per farsi vaccinare

Tra i benestanti sta prendendo piede il turismo sanitario per accedere a un preparato considerato più sicuro
BUENOS AIRES - Cittadini argentini con buone disponibilità economiche a Miami nel sud degli Stati Uniti, in inediti “tour sanitari” per farsi vaccinare contro il Covid-19. Un fenomeno, questo, che ha suscitato non poche polemiche.
Dalla fine di dicembre le autorità argentine hanno cominciato a vaccinare medici e personale a rischio con il prodotto russo Sputnik V, un farmaco che però non è ancora visto come sicuro per gli ultrasessantenni, che sono i più esposti a complicazioni in caso di contagio. Inoltre in Argentina nelle ultime settimane i casi di contagio sono cresciuti a una media di oltre 13'000 al giorno. Ora, nello Stato della Florida, dopo la prima fase di vaccinazione avviata a dicembre e destinata a personale impegnato in attività essenziali e cittadini over 75 anni, il governatore Ron De Santis ha autorizzato l'applicazione del vaccino per gli over 65 anni, anche non residenti o cittadini Usa.
Questa decisione sulla liberalizzazione dell'uso dei vaccini Pfizer e Moderna è stata criticata dallo stesso sindaco di Miami, Francis Suárez. Inoltre a Buenos Aires hanno suscitato polemiche le dichiarazioni di due donne conosciute, la presentatrice Yanina Latorre e l'avvocato dei “ricchi e famosi”, Ana Rosenfeld, che hanno raccontato la facilità con cui si accede alla vaccinazione nella località turistica statunitense.
Hanno spiegato che l'appuntamento per farsi vaccinare a Miami si ottiene online, con la compilazione di alcuni formulari riguardanti condizioni di salute, e certificazioni di non essersi già vaccinati e di non avere più di 65 anni. I media argentini, registrando le lamentele delle persone anziane di Miami che non sono riuscite a vaccinarsi, hanno indicato che il “turismo sanitario“ è uno strumento per stimolare il turismo, ed è bene accolto dagli argentini benestanti che storicamente sono attratti da Miami e dalle sue spiagge.




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