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SVEZIACoronavirus, Stoccolma ha fallito l'obiettivo "immunità di gregge"

12.08.20 - 16:24
Nonostante la "diffusione controllata" solo il 15% della popolazione ha contratto l'infezione nel paese scandinavo
Keystone
Fonte ATS ANS
Coronavirus, Stoccolma ha fallito l'obiettivo "immunità di gregge"
Nonostante la "diffusione controllata" solo il 15% della popolazione ha contratto l'infezione nel paese scandinavo
Il governo svedese prevedeva una diffusione dell'infezione che toccasse il 40% della popolazione entro il mese di maggio.

STOCCOLMA - Il tentativo da parte della Svezia di raggiungere un'immunità di gregge attraverso una "diffusione controllata" del coronavirus senza mettere in campo un lockdown è fallito.

Lo scrivono in un editoriale sul Journal of the Royal Society of Medicine due ricercatori dell'University College di Londra, sottolineando che il paese scandinavo si trova ora a fare i conti con più casi e più vittime rispetto ai suoi vicini, senza aver centrato l'obiettivo.

Secondo quelle che erano le previsioni del governo svedese, si legge nell'articolo, entro maggio avrebbe dovuto essere infettato (e avere gli anticorpi) il 40% della popolazione. La quota effettiva - stando agli studi sierologici sulla popolazione - si attesta invece al 15% circa.

La Svezia ha il triplo dei casi per milione di abitanti rispetto alla Danimarca, quattro volte più della Norvegia e cinque volte più della Finlandia. Anche riguardo al numero dei morti Stoccolma ne ha registrati oltre 5mila, mentre gli altri paesi sono abbondantemente sotto ai mille. «È chiaro che non solo i tassi di contagio, ricoveri e mortalità sono molto più alti dei paesi confinanti - scrivono gli autori -, ma anche l'andamento dell'epidemia è differente, con infezioni e mortalità più alte rispetto ai periodi più critici visti in Danimarca, Finlandia e Norvegia».

Risultato diverso negli Usa - Dove invece l'immunità di gregge potrebbe iniziare ad avere qualche effetto, scrivono alcuni esperti sulla rivista del Mit, è in alcuni stati degli Usa particolarmente colpiti, dove l'alto numero dei casi, e quindi degli immuni, potrebbe avere un ruolo nel rallentare l'epidemia. «Credo che le epidemie in corso in Arizona, Florida e Texas lasceranno abbastanza immunità da aiutare a tenere controllato il Covid-19 - afferma ad esempio Trevor Bedford dell'università di Washington -. Tuttavia questi livelli non sono compatibili con un pieno ritorno alla normalità e ai comportamenti di prima della pandemia».

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COMMENTI
 

pillola rossa 3 anni fa su tio
Qualcuno mi può indicare il link della ricerca in questione? Non riesco a trovarlo. Grazie

sedelin 3 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
sul sito del royal society of medicine si trova la notizia del "fallimento" e le cifre citate da tio.

Tato50 3 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
https://statistichecoronavirus.it/statistiche-coronavirus-svezia/ Prova questo ;-)

pillola rossa 3 anni fa su tio
Risposta a sedelin
"Only once we can fully understand both the pandemic and the impact of the measures that were taken – after 1–2 years at least – can we then begin fairly to judge what was done correctly." Questa è la conclusione dell'articolo...

sedelin 3 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
la prova che bisogna leggere tutto, anziché estrapolare solo ciò che interessa ai giornalisti ;-)

pillola rossa 3 anni fa su tio
Risposta a sedelin
That's it!

Mag 3 anni fa su tio
Non esiste nessuna vera pandemia se i dati dei contagiati, ricoverati, deceduti per un determinato virus non sono assolutamente certi (quindi verificati più volte) e se questi dati poi non si confrontano col numero totale di abitanti. In mancanza di queste informazioni l'unica cosa che esiste sicuramente è solo una "pantomima" e non una pandemia. La verità è che nessun governo è capace di questo lavoro di cernita e quindi l'OMS, siccome sa che i governi sono retti da incapaci, ci sguazza come un ippopotamo nel fango.

sedelin 3 anni fa su tio
Risposta a Mag
clap clap!

pillola rossa 3 anni fa su tio
Che bruti questi svedesi...

MIM 3 anni fa su tio
Ha fallito? Dipende dai punti di vista; di certo non ha ubbidito a ordini superiori, che a tutti gli effetti si stano rilevando disastrosi.

lo spiaggiato 3 anni fa su tio
In pratica è stato un fallimento perché di sono ammalati in troppo pochi... ... sono il 15% al posto del 40...

miba 3 anni fa su tio
Se lo scrivono in un editoriale sul Journal of the Royal Society of Medicine due ricercatori dell'University College di Londra (chi???), allora sarà senz'altro vero e la notizia sarà senz'altro verificata ed in nessun caso una bufala o fake news.... :):):):)

sedelin 3 anni fa su tio
"studi sierologici": hanno eseguito il test sierologico a tutti gli abitanti? giornalisti, é importante saperlo per conoscere la percentuale reale!

VECCHIOTTO 3 anni fa su tio
Fatelo sapere ai nostri due scienziati a Berna
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