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NUOVA ZELANDAIn Nuova Zelanda nessun governo senza populisti

25.09.17 - 13:13
Sia conservatori che laburisti corteggiano il New Zealand First di Winston Peters
Keystone
Winston Peters
Winston Peters
In Nuova Zelanda nessun governo senza populisti
Sia conservatori che laburisti corteggiano il New Zealand First di Winston Peters

WELLINGTON - Dopo il voto di sabato il quadro politico in Nuova Zelanda appare quanto mai incerto. La possibilità di dare al paese un governo stabile è nelle mani del populista maori Winston Peters e dei nove seggi del suo partito New Zealand First il cui appoggio appare determinante per qualsiasi coalizione.

Il National Party, guidato dall'ex ministro del Tesoro conservatore Bill English si è aggiudicato 58 seggi, meno dei 61 necessari per una maggioranza nella Camera di 120 deputati. Stessa sorte toccata ai laburisti della giovane e carismatica Jacinda Arden che si sono fermati a 45 seggi, anche se possono contare sull'alleanza con i verdi che di deputati ne hanno ottenuti sette. Quindi entrambi gli schieramenti corteggiano New Zealand First.

Si prevede che le trattative andranno avanti per settimane. Un governo Nazionali/NZ First avrebbe 67 seggi e uno Labour/Verdi/NZ First raggiungerebbe la maggioranza risicata di 61. Dal canto suo l'imprevedibile Winston Peters ha detto di non poter prendere decisioni senza consultare il comitato del partito e i colleghi parlamentari, ma ha indicato il 12 ottobre come scadenza per una decisione. «Nessuno veramente sa cosa significhino questi i risultati», ha aggiunto.

English preannuncia una telefonata con Winston Peters nei prossimi giorni per aprire i negoziati. «Vogliamo andare avanti per formare un governo, ma tratteremo con NZ First nei tempi che loro potranno indicare», ha detto, affermando che una coalizione dei due partiti assicurerebbe un governo più stabile. Se questa ipotesi si concretizzasse il National Party si potrebbe aggiudicare uno storico quarto mandato consecutivo - un'impresa che in Nuova Zelanda nessun governo ha compiuto in quasi 50 anni.

Anche la Arden, che succeduta alla guida dei laburisti solo due mesi fa ha risollevato notevolmente la posizione del partito rispetto ai sondaggi iniziali, si dice ottimista sulla possibilità di formare «un governo di coalizione credibile e stabile con NZ First». «La maggioranza degli elettori ha votato contro lo status quo. Sono impegnata per un futuro di cui tutti potremo essere orgogliosi, un futuro migliore», ha aggiunto, promettendo di battersi per il cambiamento.

Nel programma elettorale la Arden aveva promesso di costruire migliaia di case popolari per frenare l'impennata dei prezzi, di ripulire i fiumi inquinati e di investire nell'istruzione. Alla sua entrata in prima linea due mesi fa, era seguita specie fra i giovani un'ondata di entusiasmo, subito battezzata 'Jacindamania'. I risultati elettorali hanno però visto un netto recupero di English, forte di un'economia solida a livelli di boom e armato di sostanziose promesse di tagli alle tasse.
 

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