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COMO: Massacrarono cane a bastonate, moglie e marito sotto inchiesta
La Procura ha aperto un fascicolo nei confronti di due coniugi di Albavilla protagonisti, a detta di molti testimoni, del violento gesto. Ma loro si difendono: “Ad ucciderlo è stato un cavallo. Noi lo abbiamo solo seppellito. I vicini hanno equivocato la scena”
COMO: Massacrarono cane a bastonate, moglie e marito sotto inchiesta
La Procura ha aperto un fascicolo nei confronti di due coniugi di Albavilla protagonisti, a detta di molti testimoni, del violento gesto. Ma loro si difendono: “Ad ucciderlo è stato un cavallo. Noi lo abbiamo solo seppellito. I vicini hanno equivocato la scena”
ALBAVILLA –
È finita sul tavolo del Sostituto Massimo Astori della Procura di Como la vicenda del cane che sarebbe stato brutalmente massacrato a bastonate da un 52enne di Albavilla, Dario Bazzoni, e dalla moglie Clara di un a...
ALBAVILLA –È finita sul tavolo del Sostituto Massimo Astori della Procura di Como la vicenda del cane che sarebbe stato brutalmente massacrato a bastonate da un 52enne di Albavilla, Dario Bazzoni, e dalla moglie Clara di un anno più giovane. Del caso ce ne eravamo occupati vedi servizio allegato) il 24 marzo scorso: in particolare l’uomo è accusato di aver ucciso in modo bestiale Whisky, questo il nome del cane, con la complicità della consorte che avrebbe trattenuto la bestiola mentre guaiva e cercava di liberasi dalla trappola bestiale. Una pesante accusa che era stata lanciata da alcuni vicini di casa che si dicono testimoni di una scena raccapricciante e di inaudita violenza contro gli animali. Addirittura, è il loro racconto, il cane sarebbe stato finito a colpi di randello e sotterrato nella letamaia. Subito sulla vicenda erano scattati gli accertamenti da parte dei Carabinieri che, fra l’altro, avevano trovato un primo riscontro alla storia con il rinvenimento del corpo dell’animale proprio dove indicato dai vicini di casa. Il cane era è stato sottoposto ad autopsia che ne certifica la morte violenta. Tuttavia il 52enne albavillese si difende sostenendo che “è stato il cavallo e posso dimostrarlo. A sfondare la testa del mio cane – dice Bazzoni – è stato un calcio. Quando ho sentito i gemiti sono corso fuori e lo trovato già ferito. Per lui una agonia lunghissima durata una decina di minuti. Magari qualcuno ha frainteso la scena. Io non sono capace di far del male a nessuno e lo dimostra che da sempre amo gli animali. Vede quanti ne ho?”. Bazzoni alleva animali piuttosto rari come, ad esempio, l’asino ragusano. Inoltre possiede, oltre al cavallo, anche altri due cani che appaiono a lui molto affezionati.
di Bob Decker
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