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COMO: L’Ass. Giorgio Pozzi rischia il processo per abuso e falso

Chiusa in questi giorni l’inchiesta sulla struttura di interscambio trasporti a Milano Lacchiarella in cui figura indagato il comasco Assessore regionale alla New-Economy. Chiesta l’archiviazione per il fratello.
COMO: L’Ass. Giorgio Pozzi rischia il processo per abuso e falso
Chiusa in questi giorni l’inchiesta sulla struttura di interscambio trasporti a Milano Lacchiarella in cui figura indagato il comasco Assessore regionale alla New-Economy. Chiesta l’archiviazione per il fratello.
MARIANO COMENSE – A cinque anni di distanza la Procura di Milano ha chiuso il fascicolo d’inchiesta sulla realizzazione dell’interporto di Milano-Lacchiarella per l’interscambio dei trasporti tra gomma e rotaia. E tra col...
MARIANO COMENSE –A cinque anni di distanza la Procura di Milano ha chiuso il fascicolo d’inchiesta sulla realizzazione dell’interporto di Milano-Lacchiarella per l’interscambio dei trasporti tra gomma e rotaia. E tra coloro che rischiano ora il rinvio a giudizio vi è anche l’Assessore Regionale alla New-Economy Giorgio Pozzi di Mariano Comense. Per lui vengono ipotizzati l’abuso d’ufficio e il falso in atto pubblico. L’inchiesta prese le mosse sulla scorta di un esposto presentato dal Consigliere di Rifondazione Enrico Fedreghini per quelle che aveva definito situazioni poco chiare attorno alla struttura che sarebbe dovuta sorgere a Lacchiarella ad opera della “Interporti Milano Sud”, un consorzio a capitale pubblico (Regione Lombardia e Ferrovie Nord) e privato (le imprese riunite nella “Finterporti”). Tra meno di venti giorni sul tavolo del Magistrato Inquirente dovranno esserci le eventuali controdedizioni degli indagati e sulla scorta del lavoro svolto in questi cinque anni di indagini avanzerà le sue prevedibili richieste di rinvio a giudizio. Pozzi, come detto, in questa vicenda è finito sotto inchiesta con l’accusa di aver fatto figurare come atti ufficiali dell’Assessorato lombardo ai Trasporti (da lui retto fino all’aprile scorso) documenti che in realtà sarebbero riproduzioni di atti predisposti all’interno della “Interporti” e favorevoli alla costruzione dell’interporto. In particolare l’attenzione è puntata sulla data di erogazione di un contributo alla “Interporti Milano Sud” per circa 2 miliardi e mezzo. Sarebbe stato, infatti, erogato nel ’95 prima che, però, fosse approvata la bozza di progetto. Una vicenda che aveva portato un avviso di garanzia anche nelle tasche del fratello di Giorgio Pozzi, l’Architetto Marcello Pozzi per il quale, però, pare che la Procura meneghina sia intenzionata a chiedere l’archiviazione della sua posizione.

di Bob Decker

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