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Droga: sequestro record in Atlantico, 9 tonnellate di cocaina

Droga: sequestro record in Atlantico, 9 tonnellate di cocaina
GENOVA - Grazie alla collaborazione tra le polizie spagnola ed italiana, nove tonnellate di cocaina purissima proveniente dalla Colombia sono state sequestrate tra gennaio e febbraio. L'operazione chiamata "Albatros 2008" ha permesso di smantell...
GENOVA - Grazie alla collaborazione tra le polizie spagnola ed italiana, nove tonnellate di cocaina purissima proveniente dalla Colombia sono state sequestrate tra gennaio e febbraio. L'operazione chiamata "Albatros 2008" ha permesso di smantellare un'organizzazione galiziana, la più importante dedita allo smercio di cocaina in Europa. Sedici sono le persone arrestate, cinque colombiani e undici spagnoli. Lo stupefacente recuperato ha un valore di circa un miliardo di franchi svizzeri, che al dettaglio di solito raggiunge una somma almeno quattro volte superiore.

Il sequestro è stato compiuto in due fasi, entrambe in mezzo all'oceano Atlantico: la prima(3,5 tonnellate) all'inizio di gennaio sulle coste galiziane, la seconda (5,5 tonnellate) il 26 febbraio scorso, a 1200 miglia dalle Canarie. In totale è il maggiore nella storia della lotta al narcotraffico, ha sottolineato il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso in una conferenza stampa svoltasi nel pomeriggio in questura.

Le indagini sono partite un anno e mezzo fa su segnalazione della polizia spagnola circa la presenza a Genova di persone sospette. Coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia (DDA) di Genova, gli agenti della squadra mobile, tramite pedinamenti in Liguria e Toscana ed intercettazioni, hanno così acquisito informazioni sull'attività di un'organizzazione galiziana, a capo della quale figura uno dei maggiori narcotrafficanti al mondo, José Manuel Vila Sieiram.

La droga, fornita dal cartello colombiano, veniva consegnata in mezzo all'Atlantico, sempre allo stesso punto - 30 gradi nord e 30 gradi ovest - con diverse modalità: sia sganciata in mezzo al mare (in pacchi galleggianti) da piccoli aerei provenienti dal Venezuela e poi caricata su una "nave madre" da dove poi veniva trasbordata su più agili e piccole imbarcazioni; sia trasportata via mare dall'Africa, punto di stoccaggio per la cocaina colombiana.

"Oltre alla cooperazione internazionale - ha affermato il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso - è stato fondamentale in questa inchiesta l'uso delle tecnologie, dalle intercettazioni telefoniche, senza le quali l'indagine non sarebbe neanche iniziata, all'uso degli aerei in dotazione della Guardia di Finanza, degli Atr 42 in grado di localizzare le imbarcazioni senza essere visti".

Il primo sequestro, a inizio gennaio, è avvenuto quando ormai il carico iniziale, pari a 20 tonnellate di cocaina, era in parte già stato prelevato in successivi trasbordi. La polizia spagnola, intervenuta con un elicottero, ha potuto sequestrare tre tonnellate e mezzo di cocaina ed ha arrestato i due piloti della lancia sulla quale era stato stivato lo stupefacente dopo il trasbordo dalla "nave madre". Almeno due tonnellate erano destinate al mercato italiano tramite organizzazioni criminali operanti nella penisola.

Il secondo sequestro, pochi giorni fa, ha permesso di intercettare 5,5 tonnellate, l'intero carico, portato da una nave madre proveniente dalla Guinea Bissau e trasferito a bordo del peschereccio "Dona Fortuna" battente bandiera venezuelana. Almeno 700 chili erano destinati al mercato italiano. In manette i cinque membri dell'equipaggio, tutti di nazionalità colombiana.

Secondo quanto indicato dagli investigatori, la polizia spagnola ha poi arrestato altri nove componenti dell'organizzazione, tutti spagnoli, che agivano "ad altissimo livello" nelle operazioni di trasferimento di cocaina dal Sud America all'Europa.



ATS
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