Guatemala: si spalanca voragine 35 metri in capitale, morti
GUATEMALA - Una gigantesca voragine circolare di 35 metri di diametro e 150 di profondità si è spalancata ieri in una strada di un quartiere nord di Guatemala City, provocando la morte di almeno due persone e trascinando con sé una decina di case.
Circa mille persone che vivevano nel quartiere della capitale guatemalteca, riporta il quotidiano messicano 'El Diario de Chihuahua', che cita l'Associated Press, sono state evacuate dalle autorità, che hanno confermato la morte di due persone, mentre almeno tre sono ancora disperse.
L'area che si trova nei 500 metri intorno alla voragine, è stata recintata come misura di sicurezza e per allontanare i curiosi.
Nella zona sono intervenute 900 persone delle forze dell'ordine tra polizia, pompieri e esercito per realizzare le operazioni di soccorso. Giovedì sera 600 persone sono state alloggiate in alberghi e molte altre hanno trovato rifugio a casa di familiari o amici perché le autorità, a causa dei frequenti rumori che provengono dal suolo, temono che possano esserci ulteriori crolli o che la voragine, che apre su una gigantesca cavità lunga 150 metri, possa ampliarsi.
Alvaro Hugo Rodas, assessore allo sviluppo sociale della città di Guatemala ha dichiarato che quasi con certezza si apriranno nuove voragini perché la terra sottostante la zona è indebolita perché satura d'acqua.
"Abbiamo chiuso le condutture dei tubi per la raccolta della acque pluviali speriamo che la zona si stabilizzi prima di scendere, ma nel frattempo la voragine si amplierà", ha detto Rodas all'Ap. I mezzi di comunicazione locali accusano la giunta comunale e l'istituto di Sismologia, vulcanologia, meteorologia e idrologia del Paese (Insivumeh) di non aver fatto nulla per prevenire il crollo benché fossero a conoscenza dell'instabilità del terreno.
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