Pakistan: in migliaia giurano vendetta per attacco a madrassa
KHAR - Migliaia di pakistani sono scesi per le strade oggi, dopo la preghiera del venerdì, per protestare e giurare vendetta contro Bush e l'esercito pakistano per l'attacco aereo avvenuto quattro giorni fa contro una madrassa considerata un covo di al Qaida, operazione in cui sono rimasti uccisi 80 studenti islamici.
I manifestanti, che hanno affollato le strade di Khar, la principale cittadina della regione tribale di Bajaur, al confine con l'Afghanistan, hanno preso di mira sopratutto il presidente statunitense George W. Bush, accusandolo di essere il vero responsabile dell'attacco, e il presidente pakistano Pervez Musharraf.
Khar si trova ad una decina di chilometri dalla madrassa distrutta. "Noi abitanti delle zone tribali siamo trattati come terroristi e gente innocente viene uccisa dagli Stati Uniti e dall'esercito pakistano", ha detto Waheed Gul, il vice responsabile del movimento islamico Jamaat-e- Islami.
Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!