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BELLINZONA

I capitali non si sbloccano? Bentancur unica speranza per il Bellinzona

Il ricorso sarà inoltrato ma, senza novità economiche, le speranze di vincerlo sono nulle
TI-Press
I capitali non si sbloccano? Bentancur unica speranza per il Bellinzona
Il ricorso sarà inoltrato ma, senza novità economiche, le speranze di vincerlo sono nulle
L’agente può tornare, ma aspetta prima un segnale dal Municipio. Se chiamato in causa è pronto ad assumersi la responsabilità della squadra e di ogni eventuale debito.
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BELLINZONA - “I soldi ci sono”, “È solo una questione di tempo”, “La comunicazione della Lega era un atto dovuto”... Nonostante le mosse della SFL, che ha ritirato la mini licenza, a Bellinzona si sono mostrati sereni. Fiduciosi. Hanno continuato a ripetere quel motto, “Fede nel destino”, che Juan Carlos Trujillo ha fatto suo da quando è arrivato in Ticino.

Fede da parte del club e speranza, altra virtù teologale, dai tifosi e da tutti quelli che hanno i granata nel cuore. Le mani giunte, in senso di preghiera (o di supplica, scegliete voi), non serviranno però a smuovere la Commissione delle licenze, che aspetta il preannunciato ricorso ma non ha intenzione - comprensibilmente, aggiungiamo noi - di fare concessioni fuori regolamento per soddisfare la società ticinese. 

Dunque? La situazione è purtroppo molto semplice: se nulla si sbloccherà a brevissimo, il ricorso verrà rigettato. A quel punto il club potrà appellarsi al TAS, ma in quel caso il percorso diverrebbe estremamente più tortuoso: già l’effetto sospensivo, per esempio, non sarebbe garantito. E senza quello la stagione del Bellinzona sarebbe finita. La Challenge League del Bellinzona sarebbe finita. Se ne potrebbe eventualmente riparlare la prossima stagione. In che categoria e con che proprietà sarebbe poi comunque tutto da vedere.

Una via di fuga c’è ma, seppur dia garanzie forti, al momento pare altrettanto complicata da percorrere: nella Capitale dovrebbero semplicemente “abbracciare” quanto comunicato dalla Lega. Ovvero, dovrebbero valutare un passo indietro accettando che la vendita “da parte di Pablo Jesus Bentancur a Juan Carlos Trujillo Velasquez della maggioranza (nello specifico della totalità) del capitale azionario dell’AC Bellinzona” non è stata accettata. E muoversi di conseguenza.

Bentancur al posto di Trujillo e ACB salvo, è possibile? Da noi contattato, l’agente sudamericano ha prima di tutto voluto specificare di essere, al momento, solo uno spettatore interessato alla vicenda e non una parte in causa. Questo per aver comunicato a tempo debito alla SFL il cambio di proprietà (senza aver avuto alcuna risposta) e perché… chiaramente specificato nel contratto di cessione della scorsa estate. Un accordo che sottolinea come Trujillo avesse fin dall’inizio “l’obbligo di approntare e intraprendere ogni e qualsiasi procedura e invio di documentazione verso la SFL, e in particolare l'eventuale messa a disposizione di garanzie, anche aggiuntive se richieste”. E anche che “Sarà comunque Trujillo ad assumersi ogni e qualsiasi rischio e onere economico derivante da richieste della SFL senza che a Bentancur possa essere imputata alcun tipo di responsabilità”. 

In secondo luogo ha però aperto a un possibile ritorno, evitando in ogni caso di entrare nei dettagli di una trattativa che al momento non è nemmeno cominciata: «Per rispetto a Juan Carlos e ai bellinzonesi».

Cosa potrebbe dunque succedere al Comunale? Decidesse davvero di rientrare ufficialmente, per velocizzare ogni passaggio Bentancur potrebbe continuare ad affidarsi a Mario Rosas come amministratore unico e concentrarsi su conti e campo. Difficilmente restituirebbe quanto già incassato da Trujillo (la prima tranche del pagamento concordato) ma, “in cambio”, si assumerebbe la responsabilità di una squadra in difficoltà e di ogni eventuale debito. Tenuto conto che la SFL non ha alcun interesse a completare una Challenge League monca, tempo (non tantissimo comunque) e “disponibilità” non mancano.

Il problema più grande, in tutto ciò, riguarda il rapporto tra l’ex patron e il Municipio, mai stato saldissimo. E come già anticipato, l’unica condizione posta da Bentancur per tornare in sella è quella di ricevere delle scuse ufficiali per l’accusa pubblica e infondata rivoltagli in occasione della denuncia per i reati di lesioni semplici, vie di fatto, diffamazione, calunnia e ingiuria (poi rivelatasi infondata) sporta da un dipendente della Città di Bellinzona. 

Una stretta di mano, dalla quale ripartire e provare a ricostruire un rapporto sano, è qualcosa di impossibile? Se Trujillo vuole… la palla passa al Municipio.

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