COMO: Fare pipì sempre più vietato. Multato ragazzino con 100.000 lire sorpreso a farla contro il muro di una chiesa

TURATE.

Forse non sarà segno di civiltà fare pipì contro un muro... Ma arrivare a denunciare e successivamente a multare un ragazzino di appena 13 anni ci sembra, francamente, davvero troppo.La Giustizia italiana perde tempo e butta via soldi per una pisciata (è proprio il caso di dirlo) mentre ci sono ben altre questioni più importanti da portare avanti. È giusto di un paio di settimane fa la sentenza del Giudice Monocratico Nicoletta Cremona con cui si condannava al pagamento di una multa un giovane lecchese per aver fatta contro il muro di una azienda. È di queste ore una analoga vicenda contro un ragazzino di appena 13 anni beccato mentre stava “innaffiando” il muro della chiesa di Piazza Volta a Turate, paese dove abita il giovincello.A coglierlo con “il corpo del reato” in mano era stato il Comandante dei Vigili urbani che aveva appena finito il suo turno di lavoro e stava rientrando a casa in bici: notato il 13enne aggirarsi con fare “sospetto” nei paraggi della chiesa aveva deciso di tenerlo d’occhio fino a quando non lo ha visto urinare contro il muro della struttura religiosa.Alla richiesta di spiegazioni il ragazzino avrebbe motivato il gesto dicendo grossomodo “ma lo fanno tutti...”. Giustificazione non accolta dal solerte Ghisa che gli ha inflitto la multa da 100.000 lire. Ma non dite al Comandante che forse, a parer vostro, ha esagerato: vi risponderà che tali comportamenti sono da censurare per una buona educazione civile di tutti quanti.Ma se davvero quel muro è così “ambito”, perché nessun altro, a quanto risulta, è stato sottoposto a identico provvedimento???

di Bob Decker