COMO: Stefania Ariosto "spedisce" davanti ai Giudici Paolo Liguori ma l'udienza è stata rinviata ancora una volta di un mese

COMO.

Stefania Ariosto ha “spedito” a processo per diffamazione il Direttore di “Studio Aperto” Paolo Liguori.È solo una delle tante storie che vede protagonista la famosa “Teste Omega” in Tribunale a Como dove moltissimi sono i procedimenti penali che la vedono parte lesa senza dimenticare quelli, come nel caso del processo iniziato venerdì scorso, in cui compare nelle vesti di imputata e il dito accusatore è quello di Vittorio Sgarbi.Questa mattina doveva riprendere il processo nei confronti di Liguori iniziato il 28 novembre scorso ma è stato rinviato al prossimo 28 febbraio. Il popolare giornalista di Italia 1 è accusato di aver rivolto sin troppo pesanti apprezzamenti nei confronti della famosa “Teste Omega”.Il processo include anche il coinvolgimento penale del parlamentare e critico televisivo Vittorio Sgarbi, pure accusato di diffamazione nei confronti della Ariosto che é residente nel comasco: da qui la competenza a giudicare del Tribunale cittadino.Quello di oggi, dicevamo, è solo uno dei tanti capitoli giudiziari che vedono uno contro l’altra Sgarbi e la Ariosto.Lei, tre mesi fa, in veste di Parte lesa,era stata sentita in Aula mentre la posizione del conduttore di “Sgarbi Quotidiani” era stata stralciata e unificata a un altro procedimento previsto nel prossimo febbraio e sempre per questioni di insulti via etere all’indirizzo di colei che, più volte, Sgarbi definì “la cortigiana che prima ha mangiato nel piatto e poi ci ha sputato dentro”. Il tutto legato alle amicizie che la Ariosto aveva con gli ambienti del P.S.I. di Bettino Craxi e che non esitò a indicare durante le sue “chiacchieratine” con i Magistrati di Roma che portarono all’incriminazione anche del Capo dei G.I.P., Squillante. In poche parole, l’episodio di oggi, altro non è che una di quelle “affettuose cortesie” che abbracciano esponenti attuali di Forza Italia ed ex amiche del Garofano.E di questo se ne riparlerà il prossimo 28 febbraio quando in Aula dovrebbe comparire Paolo Liguori.

di Bob Decker