L'inflazione sale, ma sotto le attese. «Merito di Trump»

La settimana prossima la Federal Reserve potrebbe tagliare i tassi d'interesse
NEW YORK - L'inflazione americana sale in settembre al 3,0% dal 2,9% di agosto, risultando comunque sotto le attese degli analisti. L'aumento contenuto mantiene la Federal Reserve in corsa per un taglio dei tassi di interesse la prossima settimana.
Il dato sui prezzi al consumo è stato comunicato nonostante lo shutdown: era atteso per il 15 ottobre ma è stato ritardato di alcuni giorni. Le autorità hanno già annunciato che il prossimo mese però non sarà pubblicato, complicando il lavoro della Fed.
«L'inflazione in settembre è risultata sotto le attese grazie all'agenda economica di Donald Trump. Questa è una buona notizia per le famiglie americane, che i democratici usano come leva per finanziare l'assistenza sanitaria per gli immigrati illegali». Lo afferma la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt.
La responsabile della comunicazione ha sottolineato che se i democratici sceglieranno di proseguire lo shutdown «probabilmente non ci sarà alcun dato dell'inflazione per ottobre, e questo creerà problemi per le famiglie, i mercati e la Fed».
«Non ci sono prove» che i dazi stiano causando inflazione. Lo ha detto il consigliere economico della Casa Bianca, Kevin Hassett, sottolineando che lo shutdown potrebbe pesare sul pil riducendo la crescita.




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