«Grave violazione della privacy», Vondrousova nerissima

Antidoping indigesto per Vondrousova
«Mi è stato risposto: "È la vita di un’atleta professionista"».
Antidoping indigesto per Vondrousova
«Mi è stato risposto: "È la vita di un’atleta professionista"».
PRAGA - "Bene i controlli antidoping, ma quando è troppo, è troppo". Questo è stato, interpretando ma non del tutto, il pensiero di Marketa Vondrousova alla presenza degli ispettori.
La 26enne, campionessa a Wimbledon 2023, si è molto innervosita quando i "controllori" si sono presentati a casa sua in serata, ben oltre l'orario consentito.
«Ogni giorno dobbiamo essere a casa in un'ora precisa per il controllo antidoping. Rispetto questa regola ogni giorno, senza eccezioni - ha postato sui social media la professionista ceca - Questa sera, però, un ispettore è arrivato alle 20.15 e mi ha detto che l’orario indicato non aveva alcuna importanza e che dovevo essere comunque controllata. Quando ho fatto notare che (il controllo) era fuori dall'orario stabilito e che ciò costituiva una grave violazione della mia privacy, mi ha risposto: "È la vita di un’atleta professionista"».
Marketa Vondrousova on Instagram. pic.twitter.com/qy9YGFodfM
— José Morgado (@josemorgado) December 3, 2025
Attualmente impegnata nella preparazione della prossima stagione, Marketa ha poi proseguito, furiosa.
«È normale che degli ispettori antidoping siano seduti nel nostro salotto, la sera, aspettando che uriniamo? Non si tratta di evitare un controllo, si tratta di rispetto. Il rispetto delle regole che seguiamo, e del diritto a una vita personale dopo una lunga giornata di allenamenti. Le regole devono valere per tutti. Anche per chi è incaricato di farle rispettare».








