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Gran Consiglio - Mps-Partito comunista

Alessandro Lucchini

Alessandro Lucchini
Sono nato nel novembre 1989. Ho ottenuto la maturità commerciale alla scuola Cantonale di Commercio (SCC) a Bellinzona ed ora sto concludendo gli studi in economia politica all’università di Zurigo. Fin dall’inizio del ...

Sono nato nel novembre 1989. Ho ottenuto la maturità commerciale alla scuola Cantonale di Commercio (SCC) a Bellinzona ed ora sto concludendo gli studi in economia politica all’università di Zurigo. Fin dall’inizio del percorso alla scuola secondaria, ho militato quale rappresentante SISA (Sindacato Indipendente Studenti Apprendisti) all’interno della SCC allo scopo di riunire nuovamente gli studenti in un comitato capace di incidere sulla vita scolastica. Da cinque anni sono membro della Gioventù Comunista e da tre ricopro anche la carica di membro del coordinamento. Dal 2010 partecipo alla Commissione Economia e finanze del Partito Comunista.

Come è nata la passione per la politica?
La mia passione nasce in un modo particolare. Da sempre appassionato di hockey su ghiaccio, mi sono presto immedesimato in quella realtà che è l’Hockey Club Ambrì Piotta: squadra di un piccolo paese sperduto tra le montagne, capace di tener testa alle potenze politiche e economiche della Svizzera intera. Fin da bambino dunque, ho prediletto la difesa del “piccolo” contro il “grande”, atto questo, certamente politico. Più in là con gli anni ho iniziato a frequentare sempre più spesso gli ambienti della Curva Sud, radicandomi quel senso di solidarietà e rispetto per i più deboli.

Quali sono i temi che le stanno più a cuore?
Quale studente di economia, prediligo i temi economici che influenzano specialmente gli anelli deboli della società. I giovani, i disoccupati, le donne e gli anziani sono coloro che subiscono maggiormente gli effetti della crisi economico sociale in atto nel Cantone. Una migliore pianificazione delle risorse Cantonali, meno privatizzazioni, e meno tagli alle assicurazioni sociali sono le priorità per affrontare il critico momento attuale e ripartire in senso sostenibile ai bisogni sociali della popolazione.

Quali sono i problemi più urgenti da risolvere in Ticino?
La crescente precarietà sociale e materiale dei giovani è forse l’aspetto più preoccupante. In questo senso vedo poche prospettive di miglioramento per il futuro, fino a quando coloro che dovrebbero imbandire una politica seria e precisa alla problematica giovanile, restano i politici “avvocati”, “manager” e “azionisti”, e non i giovani stessi. Non c’è sconforto peggiore se non sapere che il proprio destino non dipenda dalle proprie azioni.

Quale il Ticino del futuro che sogna?
Mi attendo un Ticino più solidale con i lavoratori, i giovani e gli anziani. Un Ticino capace di essere condotto nella direzione del progresso e dello sviluppo, non solo di un gruppo privilegiato, ma della collettività tutta. Un Ticino accogliente con tutti, capace di integrare chi viene da fuori, non solo perchè porta con sè milioni o miliardi. Un Ticino dove l’educazione scolastica viene prima di tutto, senza influenze economiche o private. Un Ticino che rispetta l’ambiente, capace di offrire la possibilità di una vita sicura ed in salute ai propri figli.

Perché dovremmo votarla?
Votare una lista giovane è sicuramente importante per ridare voce a quella parte della popolazione che di solito non ha diritto di parola quando le cose si fan serie. Sono candidato in una lista che ha un’ideale di società più equa e solidale con tutti, e capace di essere concreta con proposte innovative e al passo con i tempi. Essendo giovane, interessato alla politica ed alla difesa del più debole, determinato a mettermi in gioco quando il gioco si fa duro: perchè NON votarmi?

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