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L'arrocchino non cede all'assedio

Passato il voto di sospensione chiesto da Pronzini, l'Ufficio presidenziale ha preferito non accoglie le risoluzioni di MPS, PS-GISO-Forum alternativo e Lega.
Ti-Press (Pablo Gianinazzi)
L'arrocchino non cede all'assedio
Passato il voto di sospensione chiesto da Pronzini, l'Ufficio presidenziale ha preferito non accoglie le risoluzioni di MPS, PS-GISO-Forum alternativo e Lega.

LUGANO - Concluse le discussioni e gli interventi personali, il Granconsiglio ha votato - come stabilito in precedenza - la proposta di Matteo Pronzini (MPS) sulla sospensione della seduta straordinaria, per poter sottoporre al Consiglio presidenziale le tre risoluzioni a riguardo.

Si tratta di quella firmata dall'MPS, quella del PS-GISO-Forum alternativo che chiedono al Governo di rivalutare l'arrocchino e una terza, dell'ultimissimo minuto, firmata dalla Lega, per la finalizzazione di un arrocco completo.

Un voto, questo, che secondo Pronzini doveva dimostrarsi «un atto formale» per dare un segnale chiaro all'Esecutivo cantonale. L'idea, in ultima istanza, non era piaciuta al capogruppo liberale Matteo Quadranti che aveva mostrato la sua opposizione: «Se il Governo ha deciso di rischiare, ed è convinto, è giusto lasciare che rischi alla fine a tirare le somme saranno i cittadini», aveva commentato.

Al voto nominale, il risultato è stato il seguente: 45 voti a favore, 27 contrari e 1 astenuto. La sospensione è stata quindi accolta, e l'Ufficio presidenziale si è riunito per una decina di minuti.

Dopo le deliberazioni ha poi deciso «di non fare sua nessuna delle tre risoluzioni». Concludendo così, di fatto, la discussione sull'arrocchino.

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