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CANTONEDue donne candidate al Consiglio di Stato

20.10.22 - 10:28
Sono Samantha Bourgoin e Nara Valsangiacomo. «Stop al dominio maschile nel Consiglio di Stato».
Nara Valsangiacomo e Samantha Bourgoin - Verdi
Due donne candidate al Consiglio di Stato
Sono Samantha Bourgoin e Nara Valsangiacomo. «Stop al dominio maschile nel Consiglio di Stato».

BELLINZONA - Il comitato cantonale dei Verdi del Ticino ha scelto all’unanimità le proprie candidature per la lista comune rosso verde per l’elezione del Consiglio di Stato. Si tratta di due donne: Samantha Bourgoin cocoordinatrice dei Verdi del Ticino, e Nara Valsangiacomo, cocoordinatrice uscente dei giovani Verdi del Ticino.

La cinquantenne locarnese Bourgoin, laureata in scienze politiche e granconsigliera dei Verdi dal 2019, «ha alle spalle - fa sapere il partito in una nota - decenni di esperienza manageriale, anche in ambito culturale, e di lotta a favore dell’ambiente e dello sviluppo di un’economia sostenibile». Dopo una dozzina di anni alla direzione del marketing della Rezzonico Editore, l’ex-società editrice del domenicale Il Caffè e del settimanale Tessiner Zeitung, è stata cofondatrice assieme a due amici di Locarno On Ice, è stata direttrice esecutiva del festival JazzAscona e ha diretto per 12 anni il progetto di Parco Nazionale del Locarnese, progetto quest’ultimo respinto «purtroppo di misura nel voto popolare dei comuni interessati». La sua esperienza professionale «si sposa inoltre con il forte impegno per un'informazione trasparente e accessibile riguardo al surriscaldamento del clima». Nel 2018 ha infatti fondato una piattaforma d’informazione sul clima.

La ventiseienne momò Valsangiacomo è laureata in antropologia, scienze ambientali e scienze dello sviluppo. Nell’aprile dell’anno scorso è stata eletta nel Consiglio comunale di Coldrerio, dove è capogruppo della lista mista Coldrerio RossoVerde. «Il suo radicamento nel territorio si esplicita in particolare nel suo lungo impegno associazionistico per Agenda21 Coldrerio e nel suo attivismo contro l’ampliamento delle autostrade. Nel corso degli anni ha sviluppato una forte sensibilità per la sostenibilità e uno dei suoi punti forti è il suo approccio interdisciplinare».

Le candidature di Samantha Bourgoin e di Nara Valsangiacomo «coniugano due qualità essenziali per permettere nei prossimi anni al nostro cantone di orientarsi sulla via di uno sviluppo sostenibile, resiliente, innovativo e rispettoso delle fasce più deboli della popolazione, ossia esperienza politica e interesse diretto. Nara è infatti parte di quella generazione che subirà maggiormente le conseguenze negative dei gravi problemi che affliggono la nostra società, ossia il surriscaldamento del clima col suo corollario di siccità e di precipitazioni disastrose, la crisi energetica, la precarizzazione del mercato del lavoro e le crescenti disuguaglianze, per citarne solo alcuni. Samantha, dal canto suo, porta con sé un cospicuo bagaglio di esperienza organizzativa e di lotta fuori e dentro la politica».

E ancora: «Con la candidatura di queste due donne di talento, i Verdi del Ticino, oltre a sposare il principio di parità nella rappresentanza di genere e di generazione in seno agli organi politici, intendono anche mandare un chiaro segnale, dicendo che è giunto il momento di porre fine al dominio esclusivamente maschile nel nostro Consiglio di Stato. Escludere le donne dal nostro governo cantonale equivale infatti a rinunciare alla metà dei talenti disponibili, ciò è tanto più grave in quanto nel nostro paese le donne laureate sono oramai più numerose dei laureati uomini».

Nelle ultime elezioni federali, che si sono tenute nell’autunno del 2019, «l’insieme delle liste coalizzate dei partiti dell’area rosso verde ha ottenuto il 28% dei voti, riuscendo a triplicare la propria rappresentanza alle Camere federali. Questo spettacolare risultato è stato di pochissimo inferiore a quello ottenuto dall’alleanza Lega Udc, che ha ottenuto il 29.6% dei voti. L’obiettivo della lista comune dei Verdi del Ticino e del Partito socialista, una lista che, ricordiamolo, è aperta anche alla società civile, è ottenere un maggior peso anche a livello dell’esecutivo cantonale, in modo da poter affrontare con maggiore tempestività ed energia le sfide che ci attendono».

La composizione definitiva della lista per l’elezione del Consiglio di Stato sarà confermata solo a fine novembre. Il congresso del Partito socialista sarà chiamato il prossimo 13 novembre a dare il suo avallo definitivo alle candidature del Ps di Marina Carobbio e di Yannick Demaria. Le candidature di Samantha Bourgoin e di Nara Valsangiacomo saranno, dal canto loro, sottoposte all’avallo dell’assemblea ordinaria dei Verdi del Ticino, che si terrà il 27 novembre. La quinta candidatura della lista rosso verde, quella in rappresentanza della società civile, verrà decisa prossimamente di comune accordo fra Ps e Verdi.

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COMMENTI
 

volabas56 1 anno fa su tio
Ma daiii, fate ridere i polli.

Sarà 1 anno fa su tio
Le quote maschio/Femmina sono passate di moda e se ognuno degli LGBT rivendica una quota dobbiamo allargare il Consiglio di Stato almeno a 15 membri.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Sarà
Le quote rose mi sembrano un lanciafiamme in dotazione ai pompieri. Le trovo qualcosa di sessista proprio nel concetto, come se le donne non fossero in grado di occupare posizioni di rilievo da sole e avessero bisogno dell'accompagnamento (poi sul come e quanto non si approfondisce mai, 30% fisso e in caso di violazione chiusura dell'azienda perché immorale? boh). Io resto dell'opinione che sia il progresso economico a cambiare gli usi e costumi delle società (su questo Marx aveva totalmente ragione) e che forzare dei comportamenti non porti a nulla di buono. Il resto lo vederemo solo vivendo.

Elveg 1 anno fa su tio
Speriamo che si candidi qualcuno a favore del popolo e non di mangiare grazie al popolo!! Qualcuno che faccia gl’interessi di coloro che si rompono o che si sono rotti il c..o una vita a lavorare!!!

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a Elveg
Intendevi descrivere candidati Lega o UDC? Questi sì che sono la coerenza fatta persona... Vota Bignasca...

Donatofiorella 1 anno fa su tio
non c'è ne già abbastanza di casini... mo... ci si mettono pure le donne.... Mha....

Sarà 1 anno fa su tio
Beh a me sembra che abbiano buone credenziali. Qualcuno però mi spiega cosa significa "lista aperta anche alla società civile"? Queste sono incivili o appartengono ad un regime?

Big Luca 1 anno fa su tio
Evviva i Verdi e la loro coerenza ! Evviva la coerenza di una Bourgoin ambientalista e integralista verde, a capo di Locarno on Ice e della pista del ghiaccio con annesso schermo gigante per la visione dei Mondiali 2022. Complimenti !

Roger1980 1 anno fa su tio
"Stop al dominio maschile"?!?! Se non è discriminazione, questa...ah già, riguarda gli uomini, non le donne, quindi va bene! In Consiglio di Stato ci deve andare chi lo merita, indipendentemente che siano tutti (o in parte) maschi o femmine! Asserite alla parità dei diritti ma quello che volete voi sono favoreggiamenti (vedi quote rosa) come se non ne aveste già abbastanza!

marco17 1 anno fa su tio
Risposta a Roger1980
L'unica consolazione è che nessuna delle due ha qualche chance di essere eletta. Perché nemmeno le donne le voteranno soltanto perché sono donne.

seo56 1 anno fa su tio
No comment!!
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