In Ticino lo sfitto ha raggiunto quota 4,44%. L'esperto: «Le abitazioni nuove vengono occupate più o meno velocemente»
LUGANO - Sono sempre di più le abitazioni che rimangono sfitte. Anche in Ticino, dove nel terzo trimestre di quest’anno si è arrivati a quota 4,44%, come mostra il Monitor immobiliare pubblicato ieri da Credit Suisse. Eppure si continua a costruire, in particolare a causa dei tassi negativi che da quattro anni e mezzo stanno alimentando gli investimenti nel mattone. Ne abbiamo parlato con Matteo Molteni, product manager e responsabile per il Ticino del Centro di informazione e di formazione immobiliare a Zurigo (CIFI SA).
Si investe nel settore immobiliare. Ma ha senso, se poi gli appartamenti restano vuoti?
«Non è esatto parlare di nuove abitazioni sfitte. Questi nuovi appartamenti vengono infatti più o meno velocemente affittati, a discapito di quelli più vecchi e bisognosi di rinnovamento. Non è raro infatti osservare nuove promozioni in cui si pubblicizzano mensilità gratuite o qualche genere di incentivo a breve termine: in questo modo, gli investitori riescono ad attirare inquilini dalle vecchie abitazioni e assicurarsi così un rendimento stabile sul lungo periodo».
In Ticino sono stati fatti ingenti investimenti per la realizzazione di nuove abitazioni anche in vista della messa in esercizio della galleria di base del San Gottardo. Ma sono arrivati i pendolari Ticino-Zurigo?
«Personalmente ho sentito di una manciata di persone che hanno deciso di diventare pendolari tra Bellinzona e Zurigo. Stiamo pur sempre parlando di un viaggio di quasi due ore a tratta. È dunque un po’ utopico pensare a un fenomeno di massa con un effettivo impatto sulla popolazione residente. È per contro aumentato il turismo, in gran parte di giornata, dal nord verso il Ticino».
E come cambierà il settore immobiliare dal dicembre 2020, con l’apertura del Ceneri?
«L’apertura del tunnel del Ceneri nel 2020 potrebbe portare a un ulteriore travaso dalla regione di Lugano a quella di Bellinzona, dove le abitazioni hanno prezzi più abbordabili. Già dal 2013 a oggi, la popolazione residente a Lugano è diminuita mentre quella di Bellinzona è aumentata del 3,4%».
Lo sfitto aumenta. Ma la sensazione è che i canoni d’affitto restino alti. È così?
«In realtà, dal 2016 gli affitti in Ticino sono scesi di più del 14% (fonte: Swiss Real Estate Offer Index di ImmoScout24 e CIFI). Questo dato include sia le abitazioni nei centri che quelle al di fuori, dove il calo è stato maggiore. Se quindi da una parte gli affitti diminuiscono dove c'è un eccesso di offerta, nei centri dove l’offerta rimane forzatamente limitata per questioni di spazio questi canoni d’affitto risultano meno sotto pressione. Inoltre, da un punto di vista economico è più conveniente farsi carico di un mancato introito nel breve periodo, rinunciando ad affittare l’appartamento, piuttosto che sostenere una diminuzione della pigione per l’intera durata del contratto».