Venditori ambulanti di rose, il Governo spiega la situazione

Il Consiglio di Stato risponde a un’interrogazione di Silvano Bergonzoli sulla presenza di venditori senza alcun permesso
Il Consiglio di Stato risponde a un’interrogazione di Silvano Bergonzoli sulla presenza di venditori senza alcun permesso
BELLINZONA - Sulla presenza di venditori di rose ambulanti a Locarno, il deputato della Lega dei Ticinesi Silvano Bergonzoli lo scorso 16 aprile aveva inoltrato un'interrogazione al Consiglio di Stato.
Come riferisce il governo nella sua risposta datata 19 agosto, "la vendita di fiori recisi da parte di commercianti ambulanti necessita di un'autorizzazione ai sensi della Legge federale sul commercio ambulante del 23 marzo del 2001 e della relativa Ordinanza. Chiunque ha diritto all'autorizzazione, a condizione che nei due anni precedenti la presentazione della domanda di autorizzazione non sia stato condannato per un delitto o un crimine in relazione al quale l'esercizio del commercio ambulante implichi un pericolo di recidiva. Anche i cittadini stranieri con dimora o domicilio all'estero hanno diritto a un'autorizzazione alle stesse condizioni sopracitate".
Il Consiglio di Stato risponde al deputato comunicando che i venditori di rose extracomunitari segnalati finora sul territorio cantonale non sono in possesso di alcun permesso, né di lavoro né quali commercianti ambulanti e nel recente passato vi sono stati diverse persone denunciate al ministero pubblico.
Per quanto riguarda, invece, il trattamento di questi casi, sono le polizie comunali e la polizia cantonale ad essere chiamate all'intervento. La polizia comunale si occupa dei controlli e delle inchieste in materia di legge di applicazione della legge federale sul commercio ambulante, mentre la cantonale si occupa della verbalizzazione delle persone verbalizzate e della denuncia all'autorità penale in caso di irregolarità. La polizia comunale può effettuare un controllo documenti ma non può verbalizzare.
Infine il Consiglio di Stato informa che "la polizia cantonale si è attivata fornendo consulenza e supporto alle Polizie comunali (competenti per i controlli sistematici) e sensibilizzando i gerenti dei centri commerciali. Si precisa, inoltre, che sia la polizia cantonale sia le polizie comunali monitorano costantemente il fenomeno e si scambiano le necessarie informazioni al riguardo.





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