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Mandato di cattura internazionale per il nonno di Eitan

Il gip sull'operato della Polizia Cantonale: «Li hanno fatti proseguire in maniera del tutto inopinata».
Mandato di cattura internazionale per il nonno di Eitan
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Mandato di cattura internazionale per il nonno di Eitan
Il gip sull'operato della Polizia Cantonale: «Li hanno fatti proseguire in maniera del tutto inopinata».
La replica della Polizia: «Lo ribadiamo, non siamo mai intervenuti».
PAVIA - Per il nonno di Eitan, il 63enne Shmuel Peleg, la Procura di Pavia ha spiccato un mandato di cattura internazionale. L'uomo è accusato, assieme a Gabriel Abutubul Alon (un 50enne legato a un’agenzia di contractor americana), del ...

PAVIA - Per il nonno di Eitan, il 63enne Shmuel Peleg, la Procura di Pavia ha spiccato un mandato di cattura internazionale.

L'uomo è accusato, assieme a Gabriel Abutubul Alon (un 50enne legato a un’agenzia di contractor americana), del «piano strategico premeditato» con il quale hanno rapito l'unico sopravvissuto della tragedia del Mottarone per portarlo con loro in Israele.

L’ordinanza di custodia cautelare - riferisce il Corriere della Sera - sta viaggiando sui canali interazionali verso Israele, dove Eitan è stato intanto restituito alla zia paterna, e Cipro, dove si trova Alon.

La trasferta in Svizzera - Il nonno aveva caricato il piccolo Eitan su una Golf noleggiata il giorno prima a Malpensa. Nell'auto anche Alon. Quest'ultimo si era presentato davanti ai giudici, in un'udienza precedente, come "legale israeliano" di Peleg e della ex moglie Esther Cohen (indagata per sequestro) per poi - una volta smascherato - arrivare a definirsi “consulente legale di una società di Tel Aviv”, prima di essere cacciato dall'aula.

A bordo della Golf avevano viaggiato da Travacò Siccomario fino al confine di Chiasso, superato senza problemi grazie a un problema tecnico: il divieto di espatrio non era stato inserito nelle reti di allerta Schengen.

Critiche e smentita - Come noto, non vi erano stati accertamenti nemmeno quando l'auto veniva fermata alle 14:10 per un controllo che il Corriere della Sera continua ad attribuire alla Polizia Cantonale nei pressi dell'aeroporto Lugano-Agno. Una versione dei fatti, questa, che la Cantonale ticinese aveva smentito e torna a smentire: «Lo ribadiamo, non siamo mai intervenuti», sottolineano contattandoci al telefono.

Degli agenti identificano i passeggeri e li fanno proseguire «in maniera del tutto inopinata», sottolinea il gip, nonostante risulti una denuncia di smarrimento del passaporto israeliano di Eitan, bimbo che è in compagnia di due adulti che non risultano suoi parenti.

Anche in aeroporto riescono ad imbarcarsi sul Cessna 680 della società tedesca Aronwest - proveniente da Hannover e noleggiato per 42 mila euro - senza nessun problema.

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