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Assembramento con aggressione e video per i social

È successo lo scorso dicembre a Viganello. La polizia ha ora fermato nove giovani
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Assembramento con aggressione e video per i social
È successo lo scorso dicembre a Viganello. La polizia ha ora fermato nove giovani
Alcuni dei presenti erano anche in possesso di armi
LUGANO - Un assembramento illegale di persone prive di mascherina. Con tanto di aggressione a un passante. È quanto successo lo scorso 12 dicembre poco dopo le 21 nel quartiere luganese di Viganello, nelle vicinanze di un'autorimessa in via ag...

LUGANO - Un assembramento illegale di persone prive di mascherina. Con tanto di aggressione a un passante. È quanto successo lo scorso 12 dicembre poco dopo le 21 nel quartiere luganese di Viganello, nelle vicinanze di un'autorimessa in via agli Orti. È quanto fa sapere oggi la polizia.

L'aggressione è avvenuta a margine dell'assembramento: uno dei presenti ha preso di mira un 49enne svizzero del Luganese, che è stato dapprima colpito al volto con una testata e quindi al capo con un oggetto. L'uomo ha riportato lesioni non gravi.

Alcuni presenti erano anche in possesso di armi. E stavano girando un video da pubblicare sui social media, come emerso dai successivi accertamenti effettuati dalla polizia cantonale con il supporto tecnico della polizia cittadina di Lugano.

Ora sono scattati i fermi nei confronti dei principali protagonisti dell'episodio. Si tratta di un 14enne italiano del Bellinzonese, di un 18enne svizzero del Mendrisiotto, di due 19enni svizzeri domiciliati nel Luganese e nel Mendrisiotto, di un 20enne svizzero residente nel Luganese, di un 21enne italiano residente nel Mendrisiotto, di tre 23enni (due svizzeri e un italiano) residenti nel Locarnese rispettivamente nel Bellinzonese. Nell'ambito delle contestuali perquisizioni, al domicilio di uno dei fermati sono anche stati trovati due fucili e due pistole softair.

Le ipotesi di reato sono contravvenzione all'Ordinanza sui provvedimenti anti-coronavirus, infrazione alla Legge federale sulle armi e contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti. Il primo 19enne deve anche rispondere di vie di fatto e lesioni semplici.

L'inchiesta è coordinata dalla Procuratrice pubblica Valentina Tuoni e dalla Magistratura dei minorenni.

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