Una situazione famigliare difficile dietro all'aggressione alle case popolari di via Ronco. Il racconto dei vicini
NOVAZZANO - Un «grido straziante di donna» ha squarciato il silenzio alle 3.30 di questa notte, nelle case popolari di via Ronco. Svegliandosi di soprassalto, gli abitanti hanno pensato: ci risiamo. «Non era la prima volta che sentivamo delle urla». Solo stamattina hanno appreso l'accaduto dai media.
L'aggressione - Un 19enne svizzero è stato arrestato nell'appartamento dove viveva con la famiglia, dopo una violenta aggressione domestica. Il giovane - ha riferito la Polizia - ha preso a coltellate il padre, un 47enne dello Sri Lanka che ora è ricoverato al Civico di Lugano. La sua vita sarebbe in pericolo.
Violenza domestica - Il movente dell'aggressione è oggetto d'indagine, e per ora gli inquirenti non si sbilanciano. Stando a informazioni raccolte da tio/20minuti, però, sullo sfondo ci sarebbe una situazione di conflitto domestico che si trascinava da anni. Con ripetuti interventi della Polizia.
Situazione esplosiva - L'uomo aggredito in passato sarebbe stato allontanato in via cautelativa dal nucleo famigliare. Aveva problemi di salute e di depressione, per cui aveva presentato richiesta di Ai. Un anno fa - raccontano sempre i vicini - avrebbe persino tentato il suicidio.
Problemi psichiatrici - L'intervento di questa notte non era comunque il primo. Negli ultimi tre anni, le forze dell'ordine erano accorse in almeno due occasioni nell'appartamento della famiglia. La situazione famigliare - stando a quanto riferito dalla Regione - sarebbe stata aggravata ulteriormente da problemi psichiatrici del figlio 19enne, ricoverato in passato in una clinica.
Indagini in corso - Saranno gli interrogatori ad appurare la dinamica del gesto: quello del 19enne, della madre e del fratello più piccolo, minorenne. Erano presenti nella casa questa notte senza tuttavia - a quanto trapela - assistere direttamente all'aggressione.